“Fataverde”, sapori unici in una location da fiaba: la storia di un sogno che si realizza

Un piccolo rifugio lontano dal caos della città. Qui i ritmi scorrono lenti e permettono di riassaporare il piacere delle piccole cose

Un casale dal fascino senza tempo circondato dalle colline verdeggianti della Valle di Comino. Tra fiori, erbe aromatiche e aria fresca, avvolto solo dai rumori della natura, sorge Fataverde, un agriturismo nato dal sogno di due architetti che ha una storia tutta da raccontare.

Fataverde è un piccolo rifugio, su un colle di Alvito, lontano dal caos della città. Qui i ritmi scorrono lenti e permettono di riassaporare il piacere delle piccole cose. Un luogo ameno che alcuni anni fa ha colpito a tal punto Sabrina e Roberto da convincerli a stravolgere le loro vite. Da affermati architetti alle prese con progetti importanti e frenesie della routine quotidiana, quei due professionisti del sorano, compagni di vita, con due bambini, danno vita al loro sogno. Sfruttano il loro estro, la loro vena artistica, la loro creatività per cambiare vita. Acquistano l’antico casale, lo ristrutturano, lo trasformano nella loro nuova casa, a stretto contatto con la natura. Hanno già tutto in mente, sarà il loro progetto migliore. Non solo sulla carta ma per la vita.

Come sentirsi a casa

Nel 2016 aprono le porte di quel casale ai loro clienti. Nasce Fataverde: fata è l’acronimo di fuoco, aria, terra, acqua ed ogni ambiente del casale richiama questi quattro elementi. Il verde è ciò che li circonda. Un nome che riporta alla mente anche le antiche leggende legate all’assenzio che, nel lontano ‘800, si guadagnò il nome di fata verde perché, secondo il mito, questa bevanda era riuscita a stregare poeti maledetti e pittori impressionisti.

Quando arrivi a Fataverde non ti senti un cliente, hai la sensazione di essere ospite, quasi come di due amici che ti invitano a cena nella loro casa, perché qui ci si sente esattamente a casa. Il culto dell’ospitalità, la convivialità, la cura delle piccole cose, la ricerca dei dettagli profumano di semplicità ritrovata, quella della quale oggi più che mai tutti sentiamo il bisogno. È un po’ come quando da bambini, per le vacanze estive, si tornava nella casa di campagna dei nonni. È un po’ come ritrovare quell’emozione da adulti. Sedersi a tavola e assaporare gusti dimenticati, sentire l’odore della terra, della genuinità in ogni piatto. Perché Fataverde ha fatto della scelta delle materie prime il suo punto di forza. Non c’è mai lo stesso menù, le portate sono realizzate “secondo natura” e secondo la fantasia di Sabrina, la cucina è il suo regno. Qui, con estro e sapienza, realizza piatti ricercati con gli ingredienti più semplici. Ogni mattina i due ‘locandieri’ fanno visita ai loro fornitori, tutti o quasi a km 0, in Valle di Comino scelgono le materie prime da lavorare, tra le tante eccellenze che il territorio offre.

Sedersi a tavola a Fataverde significa iniziare un viaggio nei sapori autentici della Valle, un’emozione enogastronomica che trova pieno compimento con i vini scelti da Roberto. La cantina sta a lui esattamente come la cucina a Sabrina. È suo il compito di selezionare gli abbinamenti migliori per valorizzare i piatti dell’archichef. Un connubio a dir poco perfetto. La passione che i due ‘locandieri’ mettono in quello che fanno si percepisce in ogni angolo di questo posto, in ogni assaggio.

Un risveglio nella natura

Fataverde non è solo culto della tavola ma anche relax, perché l’agriturismo offre anche la possibilità di soggiornare nel casale per uno o più giorni. Nelle due stanze da letto, “Aria” e “Acqua”, l’impronta artistica dei due architetti spicca su tutto. Qui ci si sveglia cullati dal fruscio del venticello d’estate, dal cinguettio degli uccelli e dal profumo della colazione genuina pronta sulla tavola.

Il sogno continua

Sabrina e Roberto hanno in mente, però, ancora tanti progetti per vedere il loro sogno completamente realizzato: “A queste due stanze se ne aggiungeranno altre, amplieremo l’offerta anche creando un’area benessere con spa, giardino sensoriale e piscina, lo stop causato dalla pandemia ha rallentato il nostro progetto ma speriamo di riuscire a farlo ripartire al più presto”, dicono. E poi ci sono i corsi di cucina che riprenderanno in autunno quando docenti esperti, come ogni anno, raggiungeranno Fataverde per mettere la loro arte culinaria a disposizione di chi vuole apprendere i segreti per realizzare, pane, dolci e prodotti da forno dal sapore autentico.

Fare rete per il territorio

Nell’ottica di far conoscere le eccellenze locali e le bellezze della Valle, l’impegno dei due ‘locandieri’ in questi anni è stato volto a promuovere il fascino di questa terra anche al di fuori dei confini regionali. Un impegno che ha dato vita, in unione con altri imprenditori che operano in Valcomino, al ‘Biodistretto Valle di Comino’ sotto il quale si sono consorziate numerose aziende agricole e non solo, con l’obiettivo di promuovere il concetto di ‘Valle’, di valorizzare la produzione, la trasformazione e la successiva commercializzazione dei prodotti. Sabrina e Roberto hanno aderito anche alla DMO ‘Ciociaria – Valle di Comino’, un organismo di gestione turistica – Destination Management Organizationper progetti di sviluppo turistico e territoriale. “Fare rete per valorizzare il territorio- dicono – è la strada giusta da percorrere per dare alla Valle di Comino una sua identità ben definita che ne connoti anche la storia e le tradizioni, rendendola finalmente competitiva”.

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Roberta Di Pucchio
Roberta Di Pucchio
Giornalista pubblicista

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