Femminicidio, una ‘panchina rossa’ per non dimenticare: Giulia, Yirelis e Serena nel cuore di tutti

Cassino - Al parco Baden Powell con la scritta “Scelgo di essere libera, non vittima” e con l’indicazione del numero di emergenza 1522

Il programma di iniziative, avviato venerdì scorso dall’assessorato alle Pari Opportunità in vista della XXIV Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è proseguito presso il parco Baden Powel con l’inaugurazione di “Una panchina per non dimenticare” in collaborazione con Cdtl e Cgil Fr-Lt. È di colore rigorosamente rosso, “il colore della passione, dell’amore”, con la scritta “Scelgo di essere libera, non vittima” e con l’indicazione del 1522, il numero verde antiviolenza h24 da chiamare in caso di bisogno. Presenti il sindaco Enzo Salera, l’assessore Concetta Tamburrini, il collega Pierluigi Pontone, i consiglieri Terranova e Iemma, molte donne dello Spi Cgil, cittadini. “La panchina è rappresentativa di tutte le violenze che sono state fatte sulle donne”, è stato ricordato. Il sindaco ha rilevato come la violenza contro le donne rimanga purtroppo un tema di grande attualità. “La nostra amministrazione è sempre molto attenta, abbiamo sempre partecipato, lavorato per sviluppare una sensibilità positiva rispetto alla tematica in questione. Abbiamo il dovere morale di farlo e lo facciamo volentieri. Quindi non viviamo il problema solo come un dovere”. Ha poi ricordato che quella di Cassino è stata una delle prime amministrazioni comunali del Lazio a mettere a disposizione per una casa rifugio un bene confiscato alla criminalità. “Su tale tematica abbiamo sempre fatto il nostro dovere e continueremo a farlo”, ha assicurato.

“Mi sono chiesta se serve continuare a mettere panchine – si è interrogata l’assessore alle Pari Opportunità, Maria Concetta Tamburrini. Rispondo che è necessario continuare a dare peso anche a questi segni. Alcuni meccanismi culturali negativi possono essere scardinati, introducendone altri certamente corretti”. Ha quindi richiamato valori come il rispetto, la giustizia, la lealtà. E ricordato le iniziative messe in campo in questi giorni e quanto fatto per la casa rifugio. “Una cosa certamente importante di cui andiamo orgogliosi. Dobbiamo andare nelle scuole e scuotere le coscienze. Mi auguro che il percorso che abbiamo iniziato continui. C’è però bisogno del coinvolgimento di tutti e dell’impegno di ciascuno. Ognuno dia ciò che può per l’affermazione di una causa giusta”.

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