Cassino – Resta in carcere Sandro Di Carlo, il 26enne di Cassino, accusato di aver ucciso di botte e a coltellate, Yirelis Pena Santana. Il Gip Alessandra Casinelli ha sciolto la riserva poco fa rigettando la richiesta di arresti domiciliari o di perizia psichiatrica avanzata dall’avvocato Alfredo Germani, difensore di Di Carlo. L’uomo resterà nel reparto sex offender del carcere di Cassino. La versione che ha fornito al magistrato e agli inquirenti, nel corso dell’interrogatorio di ieri, non è stata ritenuta plausibile dal Giudice per le Indagini Preliminari.
Sandro Di Carlo ha negato fermamente di essere stato lui a picchiare, sfregiare e assassinare Yirelis, sabato scorso nell’appartamento di via Pascoli dove è avvenuta la mattanza. Messo di fronte alle impronte digitali lasciate nel sangue accanto al cadavere, alle tracce ematiche della vittima trovate nella linguetta e sotto alla suola delle sue scarpe, il giovane ha ammesso che venerdì notte era stato in quell’appartamento per un incontro con la povera vittima. Avrebbe riferito di essere andato via tra le 3 e le 4 della notte. Ma di essersi accorto quasi subito di avere dimenticato un oggetto personale nell’alloggio: forse le chiavi della macchina, sul punto il ragazzo non è stato preciso. “Sono tornato dopo una decina di minuti – ha detto nella sostanza – ed ho trovato già in fin di vita la ragazza. Ho provato ad aiutarla, ho tentato di soccorrerla. Poi, preso dal panico, sono scappato”.
Una versione che, probabilmente, non convince gli inquirenti considerata la decisione di confermare la richiesta avanzata dal Pm rigettando quella della difesa.