Frosinone Calcio, nella sala stampa della ‘PSC Arena’ questa mattina si sono presentati ai media i nuovi volti giallazzurri arrivati nella finestra invernale di mercato. Bàez, Gelli e Bidaoui hanno incontrato i giornalisti del capoluogo per farsi conoscere meglio.

L’uruguaiano classe ’95 Jaime Bàez è arrivato a titolo definitivo dalla Cremonese e rappresenta un tassello di spessore per il reparto offensivo soprattutto grazie alla propria duttilità: difatti può giocare come esterno sinistro, posizione dalla quale può convergere per andare al tiro rientrando col destro, come esterno destro o come seconda punta. Inoltre è noto per le sue doti da crossatore. “Sto migliorando, sono quasi in forma, mi sento bene fisicamente e sono pronto a fare i primi minuti – esordisce il calciatore di Montevideo -. Sono felice di essere qui perché Frosinone è una piazza importante e rappresenta anche un ottimo biglietto da visita per la mia Nazionale, a cui ambisco. Ho scelto di venire in Ciociaria perché il Frosinone mi ha cercato a Cremona in maniera diretta. Angelozzi è venuto personalmente, quindi ho apprezzato tantissimo questo interesse vero, per cui la scelta di vestire questa maglia era scontata. Ho trovato un gruppo affiatato che parla attraverso il campo, ho trovato ragazzi di qualità. Con Ciofani (che ha conosciuto alla Cremonese n.d.r.) ho legato molto, lui ha fatto la storia qui, parlavano spesso di Frosinone. I suoi racconti mi hanno stimolato ancor di più. Spero di dare il giusto apporto alla squadra. Per me quel che conta è la finalizzazione, sia che infili io la rete o che possa dare il suggerimento giusto ad un compagno. La serie B la conosciamo tutti, ogni partita è tosta e difficile. Febbraio sarà un mese importante perché bisogna accelerare per staccare ancora di più gli avversari per raggiungere l’obiettivo”. Poi una battuta sul suo soprannome ‘La Chinita’ mutuato da quello del padre Enrique, ‘La China’, che vinse la Copa America del 1987 con la Nazionale uruguaya. “I giornalisti – spiega – hanno ripreso il nomignolo del mio papà e me lo hanno cucito addosso con un diminutivo”.

È quindi la volta di Soufiane Bidaoui (1990). Nazionalità marocchina ma ormai italiano d’adozione, è arrivato dall’Ascoli ed è un attaccante ambidestro che predilige agire da esterno di fascia sinistra. Veloce, tecnico e bravo nell’uno contro uno, l’atleta illustra: “Sto bene anche se non sono al 100% della condizione ma mi sto allenando al massimo per ottenere la forma migliore. A breve sarò pronto”. In passato Bidaoui ha ‘punito’ più di qualche volta il Leone con le sue reti ed ora spiega: “Sì, ho fatto 3 o 4 gol al Frosinone ma ora spero di farli con il Frosinone. Anche per me la scelta di vestire questa casacca è stata semplice: Angelozzi lo conosco dai tempi della Spezia e mi fido di lui. In Ciociaria ho trovato un bel gruppo di giovani e talenti. Dionisi (suo ex compagno all’Ascoli n.d.r.) mi ha parlato del Frosinone come una grande piazza. Ora dobbiamo pensare al campo, ogni partita è una battaglia e bisogna vincerne quante più possibili”.

Per Francesco Gelli, livornese (classe 1996), questa in giallazzurro è la prima esperienza in cadetteria. Il calciatore proviene dall’Albinoleffe, formazione di Lega Pro ed è un trequartista ‘tuttofare’ che può giocare anche da seconda punta e da mezzala sulle due catene. “Per caratteristiche, mi ritrovo maggiormente nel ruolo di mezzala – spiega ai media – sebbene all’Abinoleffe ho interpretato anche quello di play. È il primo anno di B, vengo da tanta C, ma credo di poter trovare il mio spazio. Faccio il mio ingresso in un gruppo molto compatto, affiatato, che sa cosa vuole. Frosinone è una piazza molto importante e per me è un’occasione da non perdere, da sfruttare al massimo. L’accoglienza è stata speciale e mi sono subito trovato bene. Spero di rendere felici i tifosi!”.
