Frosinone Calcio, è il giorno di Oliveri, Bočić e Kone. Questa mattina, presso la sala stampa del ‘Benito Stirpe’ di viale Olimpia, i tre nuovi innesti giallazzurri si sono presentati ai media. Tre giovani atleti pronti a crescere in maglia ciociara e a dare il massimo sul campo, ad imparare con tanta umiltà e a divertirsi con il calcio proposto da mister Fabio Grosso. A spiegarlo, sono proprio loro. Queste le parole degli intervistati.
Andrea Oliveri: “Avere ferocia in campo, per me, è fondamentale in tutti gli aspetti, nella fase di possesso come quella di non possesso, bisogna essere sempre determinati. A Frosinone c’è un ambiente perfetto, tranquillo e sereno che può permettere di crescere sia dentro che fuori il rettangolo da gioco. Credo che durante questa stagione, il fattore fondamentale sarà non il minutaggio bensì la qualità del tempo giocato. A livello personale, essendo giovane, mi aspetto di migliorare sotto ogni aspetto, mentre a livello di squadra, proprio come dice l’allenatore, sarà importante dare il massimo e fare gruppo. I compagni più grandi mi stanno aiutando molto, li seguo negli allenamenti perché ho tanto da imparare da loro. La tifoseria, poi, è qualcosa di impressionante, da pelle d’oca. Il modulo di mister Grosso (il 4-2-3-1) è propenso all’attacco e fa divertire. Nel mio percorso mi ispiro come mentalità e impegno a Cristiano Ronaldo, mentre come gioco sono stato sempre un ammiratore dei calciatori brasiliani”.
Miloš Bočić: “Mi alleno duramente tutta la settimana per poi partecipare alla partita e aiutare i miei compagni. Chiaramente le scelte poi sono dell’allenatore. Io cerco di farmi trovare pronto sono e sono felice se chiamato in campo. Cerco di migliorare tutti i giorni in ogni aspetto. Posso dare ancora tanto e ho margini di crescita. Sono felice di essere qui perché è una società che può aiutarmi ad esprimere le mie qualità. A livello personale i miei obiettivi sono quelli di migliorare, crescere e diventare uomo in campo. A livello di squadra l’obiettivo è lottare fino alla fine tutti insieme. Domenica ho scoperto una tifoseria davvero calda, che trasmette molto affetto durante la partita e questo ci spinge a fare di più. Mi piace il metodo di lavoro di Cristiano Ronaldo, mentre come stile di gioco ho sempre adorato Lavezzi”.
Ben Lhassine Kone: “Ho sempre fatto la mezzala ma negli anni ho imparato a fare il mediano perché ho avuto diversi mister che giocavano a due. Non ho problemi neppure a fare il trequartista. L’importante è correre insieme ai compagni e dare tutto. Delle provocazioni a Benevento non mi preoccupo, l’importante è preparare bene la partita e recuperare dalla distorsione avuta con il Brescia. La squadra è questa e la mentalità è quella di crescere. Con un gruppo forte si arriva in alto. Minutaggio? Non conta la quantità ma la qualità. Se si gioca 90 minuti ma male non conta nulla, meglio giocare meno ma dare qualcosa in più. Abbiamo capitan Lucioni, Garritano e tanti altri che ci spingono a fare il massimo. Avevo già giocato contro il Frosinone, conoscevo la tifoseria e non sono rimasto sorpreso. Sapevo che qui i supporters sono appassionati. Un giocatore che mi piace tanto è Malinovskyi ma anche Nainggolan per temperamento”.





