Frosinone Calcio, il presidente Stirpe: “La serie A deve essere uno stimolo per tutti noi”

Un commento al calendario di serie A e, più a livello generale, sulla stagione che il Frosinone si appresta ad affrontare

Un commento al calendario di serie A e, più a livello generale, sulla stagione che il Frosinone si appresta ad affrontare lo ho dato il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe.

Presidente, le sue prime sensazioni per questa terza serie A per il Club giallazzurro?

“Sono senza dubbio positive, ci riproiettano sul terreno della più grande competizione del calcio italiano. E deve essere da stimolo per tutti noi a fare sempre il meglio per questi colori che rappresentiamo”.

La prima giornata mette di fronte al Napoli. E’ maggiore il fascino del confronto con la squadra campione d’Italia o la difficoltà di dover ricevere quella formazione che ha sbaragliato il campo lo scorso anno?

“E’ un sollecito in più a farci trovare pronti. E’ un impegno sicuramente improbo per il Frosinone ma se non dovessimo essere pronti al massimo delle nostre possibilità, potrebbe rivelarsi insormontabile”.

Cosa dovrà fare, a suo giudizio, il Frosinone più di quanto non abbia saputo fare nelle precedenti due stagioni di serie A?

“Secondo me il Frosinone ha un percorso davanti a sé ben definito, che non potrà essere modificato o condizionato. Tutte le nostre componenti dovranno trovare, e quindi far emergere, quel ‘quid’ in più necessario ad affrontare una competizione durissima e che lo è solitamente ancora di più per le neopromosse”.

Presidente, un giudizio su Eusebio Di Francesco professionista del calcio e come uomo.

“Lo conosco da poco ma le impressioni che ho ricavato sono molto positive. In lui vedo quelle qualità necessarie per provare a disputare un campionato che sia in linea con le nostre aspirazioni. Le sensazioni sul professionista sono le stesse che ho sull’uomo. E’ serio, ha grandi capacità anche nelle relazioni umane che dovranno essere di grande aiuto nel rapporto con il gruppo in modo da poter ottenere sempre il massimo”.

Siamo in pieno calciomercato che in Italia dura quasi tutto l’anno. Le chiediamo: esistono ancora le bandiere nel calcio?

“Nel mondo professionistico del calcio italiano, il tempo di permanenza in una squadra non certifica il fatto di poter essere considerati una bandiera. Al contrario i giocatori-simbolo, le cosiddette ‘bandiere’ sono quelle che hanno saputo dare un contributo allo sviluppo, alla crescita, al raggiungimento di obiettivi per la Società in cui hanno militato”.

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