La scuola media Pietrobono di Frosinone, un’istituzione storica e centrale per la comunità, si trova oggi a fronteggiare una minaccia di sfratto imminente. Ma per comprendere appieno le ragioni di questa situazione, è necessario fare un passo indietro, fino al 1982, quando ebbero origine gli atti che oggi gravano sull’istituto.
Quell’anno, la giunta comunale di Frosinone decise di versare la somma di 38 milioni e 440mila lire per l’acquisizione del terreno su cui sorge la scuola. Il pagamento venne effettuato nel 1984, ma la procedura ablatoria, necessaria per il trasferimento definitivo della proprietà, non venne mai formalmente conclusa dalla Prefettura di Frosinone. L’omissione del decreto di esproprio ha lasciato in sospeso la situazione per 40 anni, fino a oggi.
La soluzione: il Comune punta sull’articolo 42
Durante l’ultimo Consiglio Comunale, svoltosi lunedì 23 settembre, l’assessore Angelo Retrosi ha presentato la soluzione intrapresa dall’amministrazione per scongiurare lo sgombero: l’applicazione dell’articolo 42-bis del DPR 327/2001, la cosiddetta “acquisizione sanante”. Questa norma consente all’amministrazione di regolarizzare opere pubbliche costruite su terreni privati, nonostante l’assenza di un valido esproprio, garantendo un indennizzo al proprietario. Un passaggio cruciale che potrebbe salvare la scuola Pietrobono e assicurare il futuro scolastico di circa 400 studenti.
L’intervento dell’assessore è stato accolto favorevolmente dal Consiglio Comunale, che ha votato a favore della proposta. Tuttavia, non sono mancate critiche, soprattutto da parte del gruppo “Futura”, che ha espresso perplessità sulla gestione passata della vicenda, pur garantendo il proprio appoggio per il bene degli studenti. “Il nostro voto favorevole è un atto di responsabilità verso i ragazzi, le famiglie e il corpo docente – ha dichiarato il consigliere referente Martino Giovambattista – ma non possiamo ignorare l’approssimazione con cui le amministrazioni hanno trattato questa situazione”.
Il giorno della verità: 16 ottobre 2024
Tutte le speranze sono ora riposte nell’udienza del 16 ottobre 2024, data cruciale in cui si deciderà il destino dell’immobile nel corso della procedura fallimentare. Per la comunità di Frosinone, la scuola Pietrobono rappresenta molto più di un semplice edificio. È uno spazio educativo di grande eccellenza, un “gioiello” che accoglie centinaia di studenti e svolge un ruolo centrale nella formazione delle nuove generazioni.
La speranza è che il Comune, con il supporto legale adeguato, possa risolvere una questione così tanto delicata, garantendo la continuità di un servizio fondamentale per la città. Questa lunga vicenda legale è arrivata ormai a un punto di non ritorno. Toccherà alla giunta comunale e ai suoi uffici legali dimostrare di aver lavorato con la massima precisione, perché dalla loro azione dipenderà il futuro di un importante istituto del territorio ciociaro.