Serie B – Il Frosinone Calcio si trova a un bivio cruciale della stagione 2024-2025. Dopo una retrocessione amara dalla Serie A, la squadra ciociara ha vissuto un’annata turbolenta in cadetteria, culminata con la qualificazione ai playout grazie a una vittoria fondamentale contro il Sassuolo.
Un campionato travagliato
La stagione del Frosinone è iniziata con buone aspettative, ma si è presto trasformata in un percorso accidentato. Dopo l’addio di Eusebio Di Francesco, la panchina è stata affidata a Vincenzo Vivarini, il cui mandato è terminato prematuramente a causa di risultati deludenti. Successivamente, Leandro Greco ha preso le redini della squadra, ma anche lui è stato esonerato a febbraio, lasciando il posto a Paolo Bianco.
La vittoria contro il Sassuolo: un barlume di speranza
Nell’ultima giornata della regular season, il Frosinone ha ottenuto una vittoria fondamentale in casa del Sassuolo – già promosso in A – per 0-1, grazie a un rigore trasformato da Bohinen al 38’ del primo tempo. Nonostante il successo, i ciociari non sono riusciti a evitare i playout a causa della differenza reti sfavorevole rispetto al Brescia. Difatti le rondinelle, nonostante i 43 punti al pari dei giallazzurri, hanno guadagnato la salvezza matematica nella serata di ieri, valida per il recupero della 34esima giornata.
Analisi tecnica
La vittoria contro il Sassuolo ha evidenziato alcuni punti di forza della squadra allenata da Paolo Bianco. Tra i protagonisti della gara spicca senza dubbio il portiere Cerofolini, decisivo nel finale con una parata che ha blindato il risultato e garantito al Frosinone una posizione di vantaggio nei playout. In difesa, Lucioni ha dimostrato ancora una volta la sua leadership, guidando il reparto con sicurezza e neutralizzando l’attaccante avversario Moro. Prestazione sufficiente anche per Monterisi, nonostante un’ammonizione evitabile, e per Bettella, che ha saputo reggere l’urto sul centrosinistra. Solida anche la prestazione di J. Oyono sulla fascia destra, mentre A. Oyono si è distinto sulla sinistra per il dinamismo e per aver procurato il rigore decisivo.
A centrocampo, Bohinen ha incarnato il cuore pulsante della squadra, non solo per il rigore segnato ma anche per la lucidità nella gestione del pallone. Accanto a lui, Kone ha svolto un lavoro più di impostazione che di inserimento, risultando comunque efficace. Meno brillante invece Vural, colpevole di aver sprecato una grande occasione per il raddoppio, errore che poteva costare caro nel finale.
In attacco, Partipilo si è mosso bene lungo il fronte offensivo, creando qualche grattacapo alla difesa avversaria. Meno incisivo l’ingresso di Kvernadze, apparso fuori dal contesto della partita. Ambrosino ha mostrato buona volontà e intraprendenza, anche se non è riuscito a incidere concretamente. L’allenatore Paolo Bianco ha optato per un cambio di modulo, puntando su una maggiore solidità difensiva grazie al ritorno di Lucioni e alla capacità di gestire i momenti cruciali del match. Una scelta che ha pagato, pur con qualche brivido nel finale.
Verso i playout: la sfida decisiva contro la Salernitana
Il Frosinone si prepara ora ad affrontare la Salernitana nei playout, ultima possibilità per mantenere la categoria. La doppia sfida, in programma il 19 e 26 maggio, rappresenta un banco di prova decisivo per i giallazzurri, che dovranno far tesoro della buona guardia mostrata contro il Sassuolo e sfruttare meglio le occasioni sotto porta. La determinazione mostrata nel match contro i neroverdi sarà fondamentale per affrontare con coraggio e consapevolezza un avversario altrettanto affamato di salvezza. Il futuro della squadra passa da qui: il Frosinone ha ancora una chance, ma serviranno testa, cuore e qualità per garantirsi la permanenza in Serie B.