Nella giornata del 4 dicembre, la Polizia di Stato di Frosinone ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con contestuale installazione del braccialetto elettronico. Il provvedimento, emesso dal Tribunale Ordinario del capoluogo, ha riguardato un uomo nei cui confronti erano state avviate attività investigative nelle settimane precedenti, anche per un particolare episodio che aveva scosso non poco l’opinione pubblica.
L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura, agli ordini del Dott. Angelo Longo, è scaturita da una serie di atti persecutori che il soggetto avrebbe messo in atto, a partire dallo scorso ottobre, ai danni dell’ex coniuge. Le condotte contestate non si sarebbero però limitate al solo stalking: l’uomo è infatti accusato anche di essersi scagliato contro il presunto – e ignaro – “fidanzato” della donna, rendendosi responsabile di lesioni aggravate, danneggiamento e minaccia. In uno degli episodi più gravi avrebbe preso a martellate il finestrino dell’auto in cui la vittima si era rifugiata, in via La Botte, per sottrarsi alla sua furia. – LEGGI QUI.
Non contento, qualche settimana dopo, sarebbe tornato davanti alle abitazioni della zona, armato – secondo i testimoni – di un arnese metallico, presumibilmente sempre di un martello. L’obiettivo dell’uomo sarebbe stato il portone dell’abitazione del presunto rivale, ma – sempre secondo le testimonianze di alcuni residenti – avrebbe colpito l’ingresso sbagliato, generando ulteriore allarme tra le famiglie del vicinato già provate dal precedente episodio. – LEGGI QUI-
Un quadro ritenuto dagli inquirenti altamente allarmante, tale da richiedere l’immediata adozione della misura restrittiva eseguita dagli agenti.