Frosinone – Feroce aggressione nella serata di ieri in un noto locale della movida del capoluogo.
Stando a quanto raccontato da alcuni testimoni, un giovane sarebbe stato selvaggiamente picchiato a calci e pugni. Poi gli aggressori, prima di dileguarsi, gli avrebbero strappato la catenina d’oro e lo avrebbero lasciato a terra con la faccia ridotta ad una maschera di sangue.
Non sono ancora chiari i motivi del pestaggio, certo non avvenuto per rubare una catenina. Sul posto si sono portate le Forze dell’Ordine allertate dai presenti che hanno assistito alla scena.
Non è la prima volta che nello stesso locale si verificano simili episodi. Come non è la prima volta – e non sarà purtroppo l’ultima – che i luoghi della movida diventino teatro di violenza. Pestaggi, risse, spedizioni punitive spesso per futili motivi, ingigantiti dall’abuso di alcool e sostanze stupefacenti.
Quando “va bene” le vittime finiscono all’ospedale con traumi e ossa rotte, o peggio, in terapia intensiva. Quando va male, invece, finiscono in una bara. E si scrive l’ennesima drammatica pagina di cronaca nera.
La violenza tra i giovani è una triste piaga del nostro tempo ma, proprio per questo, occorrono misure di prevenzione e sicurezza più stringenti. Prima che questa provincia abbia altre giovani vite spezzate.
Quanti altri Emanuele Morganti, quanti altri Willly Monteiro Duarte dovranno ancora esserci prima che si intervenga?