Frosinone – Piazza Pertini è stata finalmente proclamata zona rossa. Un segnale importante: la sicurezza sta tornando a essere una priorità, un primo passo verso il recupero della vivibilità urbana. Ma non basta. Se da un lato vediamo i primi segnali di attenzione, dall’altro resta un problema innegabile: i cumuli di immondizia che soffocano questa piazza, trasformandola in un triste manifesto del degrado.
La contraddizione di una città moderna fa i conti con il suo degrado urbano
Non ci sono mezzi termini: questa piazza, che dovrebbe incarnare il volto di una città moderna e proiettata verso il futuro, è soffocata da rifiuti. Ed è qui che la contraddizione si fa feroce: come può una città che promuove giornate ecologiche e campagne contro l’uso delle auto tollerare uno scenario tanto desolante? Questa non è solo una questione di decoro: è un pugno in faccia alla coerenza. I cittadini non sono rimasti a guardare. Le segnalazioni si moltiplicano, ma la risposta delle istituzioni rimane sospesa in un silenzio assordante.
Guardate i confini tra strada e marciapiede: non sono altro che discariche improvvisate. Ogni angolo racconta la stessa storia di abbandono, di una città che sembra chiudere gli occhi di fronte al suo stesso degrado. E mentre le istituzioni si perdono in visioni futuristiche di sostenibilità, il presente si sgretola sotto il peso di sacchi di plastica e rifiuti sparsi.



Progresso e presente: un equilibrio necessario
Ma il vero punto è un altro: è giusto pensare al futuro senza prima risolvere i problemi del presente? Una città che non riesce a garantire la pulizia delle sue piazze, che lascia i cittadini immersi in questo spettacolo di desolazione, può davvero parlare di progresso? I grandi sogni si costruiscono su basi solide, non su cumuli di immondizia. Serve una svolta, e serve subito.