Frosinone-Pisa, Di Francesco: “Soddisfatto di come hanno giocato i miei ragazzi”

Le parole del mister giallazzurro in conferenza stampa al termine della gara di Coppa Italia vinta dal suo Frosinone

Il sorriso di Eusebio Di Francesco è figlio legittimo della combinazione prestazione-vittoria-qualificazione in Coppa Italia con le quali il suo Frosinone ha bagnato l’esordio in competizioni ufficiali.

Mister, cosa è successo nel secondo tempo?

“Esistono sempre due squadre che scendono in campo. Sono un po’ cresciuti loro, noi abbiamo sbagliato qualche pallone di troppo nel palleggio e ci sta. Anzi, me lo aspetto anche perché abbiamo fatto tanto lavoro e così qualche giocata può anche uscire sporca. Ma la squadra nel secondo tempo ha retto mentalmente, ha cercato di fare la partita, abbiamo avuto anche qualche piccola disattenzione come pure l’opportunità di chiudere la partita. Nel primo tempo, un po’ per sfortuna e un po’ per disattenzione, se fossimo stati 2-0 o 3-0 non avremmo rubato nulla. Le partite però vanno chiuse quando ci sono le possibilità per farlo. Ma sono molto contento della prova della squadra, per la rosa attuale che ho, per l’impegno e per la ricerca di certe giocate. La colpa di eventuali errori che ci sono stati non è loro ma è mai, perché cerco di dare una mentalità e una identità forte”.

Inizia una settimana che porta all’esordio in campionato. Come e su quali aspetti lavorerà? Immaginando anche che potrebbero esserci dei cambiamenti e il lavoro potrebbe anche mutare.

“Se dovesse arrivare qualcuno, come ci auspichiamo ed è possibile non cambia il lavoro. Sarà il contrario, magari. Saranno gli altri che dovranno iniziare a lavorare sodo per entrare nel gruppo. Ci prepariamo alla grande, sarà una bellissima occasione e ribalta. Dobbiamo viverla con gioia di scendere in campo e giocare una grande partita, senza paura. E poi come ho già detto ci sono due squadre che scendono in campo, non dobbiamo pensare solo a noi stessi ma anche ai nostri avversari. Una gara non si può pensare di dominarla, anche con il Pisa che ritengo sia un’ottima squadra di B guidata da un ottimo allenatore”.

Come giudica l’ingresso in campo di Kvernadze, Brescianini, Garritano? Si aspettava il contributo che hanno dato?

“Secondo me hanno ridato un po’ di ‘vita’ alla squadra, c’eravamo un po’ abbassati. Non dimentichiamo che Caso aveva fatto due o tre giocate di livello però veniva da una settimana un po’ difficile, sapevo che la sua tenuta non sarebbe stata troppo lungo. Ma è importante, ce lo teniamo stretto. Ma gli entrati in corsa hanno ridato un po’ di sprint, lo stesso Kvernadze con delle accelerate. Però l’atteggiamento è giusto. Loro nel finale hanno avuto un’occasione con L. Tramoni, in quel caso Oyono, che dovrà lavorare sempre di più sulla fase difensiva perché è un ottimo giocatore, deve pensare che può arrivare un pallone complicato da difendere nel modo giusto. Più si alza il livello e più dobbiamo alzare l’attenzione difensiva”.

Lei ci ha fatto passare il secondo turno, per il 90% delle volte la Coppa Italia all’esordio c’è andata di traverso…

“Io ritengo che tutte le gare vanno rispettate. Anche la Coppa Italia, vincere dà entusiasmo. Lo ha dimostrato lo scorso anno la Cremonese che la scorsa stagione è arrivata in semifinale”.

La prestazione di Monterisi dimostra che il ragazzo è cresciuto tanto…

“La volta scorsa avevate parlato delle difficoltà dei due centrali, oggi è stato il contrario. Hanno retto alla grande, intelligenti a livello tattico e prendendo anche due gialli che ci possono stare, hanno lavorato di coppia. E Monterisi se non sbaglio nasce difensore centrale e si vede. Lo dico tutti giorni al mio Direttore, è un ragazzo giovane che sta dimostrando una grande crescita. Però non mi piace parlare dei singoli: tutti debbono continuare a lavorare con umiltà, solo facendo così potranno togliersi tante soddisfazioni”.

Tra sette giorni si cambia scenario. A suo parere quali le criticità su cui intervenire? E l’aspetto positivo di questa gara di oggi?

“Partiamo dalle cose positive. La squadra in particolar mondo nel primo tempo ha giocato con qualità, tranne qualche volta con Stefano (Turati, ndr) quando abbiamo forzato la giocata sull’attaccante alto. Io non amo questi palloni lunghi ma dipende dall’avversario. Da migliorare ci sono tante cose, sappiamo che si alza il livello, la qualità dell’avversario ma anche noi alzeremo il livello di attenzione e delle cose che facciamo durante la settimana. Ecco, io voglio trarre tantissimi aspetti positivi da questa gara di oggi. Chiaramente vedrò anche aspetti meno buoni ma con i ragazzi io punterò sulle tante cose buone che hanno fatto”.

Si parla spesso di leader, sembra che due su tutti, Mazzitelli e Gelli, siano in campo ed anche fuori dei punti di riferimento.

“Sono due ragazzi eccezionali, Mazzitelli lo conoscevo già perché l’ho avuto a Sassuolo. Ma io debbo dire che il gruppo in generale si aiuta, loro usano il ‘noi’ che a me piace tantissimo. E’ fondamentale. Ma ci sono anche altri giocatori, come anche Turati che ha grande personalità. In questo spogliatoio ci sono grandi valori e se riusciamo anche a metterne altri, più che tecnici che pure sono importanti io intendo come persone, ci sarà la base per fare un ottimo lavoro. Specialmente qui a Frosinone”.

Un’idea su mister Aquilani?

“Quando lo allenavo io andava un po’ a retromarcia, era fine carriera ai tempi del Sassuolo. E poi sono stati team manager della Roma di Spalletti dove c’era lui. Mi piace la sua idea di calcio, ha un modo di porsi nella maniera giusta. Lo conosco bene, ritengo sia un ottimo allenatore”.

Ci conferma che Mazzitelli capitano? E ancora: Caso e Kvernadze cercati con le continue aperture possono costituire una chiave tattica per colpire gli avversari?

“Dipende sempre, a me piace che i ragazzi preparino la giocata. Noi in base all’avversario modificheremo il modo di attaccare. Dovremo dare continuità su certi aspetti che ci riguardano e cercare di andare a colpire quei difetti, pochi, che ha il Napoli. Quanto a Mazzitelli, quando gioca è il capitano e il vice è Turati. Ma all’interno ci sono tanti leader, come ad esempio Romagnoli”.

Harroui spesso è andato ad attaccare da seconda punta il loro portatore di palla. E’ una situazione che riproporrà col Napoli e nelle prossime?

“Mi fai scoprire gli altarini… Scherzi a parte, era nell’idea di andarli a prendere alti e nel 4-3-3 devi mandare una mezz’ala. Il Frosinone oggi era schierato con un 4-4-2, il nostro assetto è dinamico in base alle squadre che affronti. Con la Salernitana ad esempio mandavamo sui portatori i tre attaccanti. Come si vede, cambia in base agli avversari. E magari col Napoli chissà, mi invento un 4-3-1-2 fantasioso…”.

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