Frosinone, sparatoria nel centro storico: “Poteva essere una strage”

I testimoni raccontano di momenti di terrore e di una fuga generale tra i presenti. L’escalation di violenza sembra ormai inarrestabile

Frosinone – “Poteva essere una strage”, ne sono certi i testimoni della sparatoria avvenuta nella serata di ieri, intorno alle 22.30, nel centro storico del capoluogo, all’altezza dell’Arco Campagiorni.

“Abbiamo sentito uno sparo, pensavamo a qualche scherzo – racconta una ragazzina che era all’esterno di un locale adiacente al luogo della sparatoria – poi i colpi sono diventati sempre più ravvicinati tra loro. Una raffica. Così qualcuno ha iniziato a gridare ed è stato il panico. La gente è fuggita terrorizzata non capendo cosa stesse accadendo. Io e i miei amici ci siamo rifugiati nel locale”.

Attimi di terrore che sono sembrati interminabili quelli vissuti dai tanti ragazzi e dalle numerose famiglie che affollavano la zona della movida. Se qualcuno si fosse trovato nel posto sbagliato, al momento sbagliato, come insegnano i recenti fatti di cronaca, oggi la nostra provincia avrebbe pianto un’altra vittima di una violenza cieca che non guarda in faccia nessuno. Sparare in un luogo così affollato, a quell’ora, è un chiaro segnale. Un messaggio, per nulla subliminale, per far capire chi ha il controllo su cosa.

Le indiscrezioni trapelate nella serata di ieri non trovano ancora riscontro ufficiale, poiché la Polizia sta lavorando nel massimo riserbo, ma si sarebbe trattato di un avvertimento, nei confronti di un pregiudicato che risiede nella zona, maturato nell’ambito di un regolamento di conti legato alla gestione delle piazze dello spaccio di droga nel capoluogo. Due auto si sarebbero affiancate, pochi istanti e sono partiti gli spari.

La polizia ha recuperato e catalogato diversi bossoli. Ascoltati i testimoni che hanno assistito alla scena. Saranno visionati anche i filmati delle telecamere di video sorveglianza di zona. Da ieri sera in città non si parla d’altro. Ora sarà compito degli agenti della Questura di Frosinone fare chiarezza su quanto accaduto. Ma, soprattutto, bisognerà pensare a delle contromisure efficaci per contrastare l’escalation di violenza che ora si è spostata dalle zone “calde”, attenzionate da sempre, per arrivare nel cuore della città.

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Roberta Di Pucchio
Roberta Di Pucchio
Giornalista pubblicista

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