Frosinone – Verso il voto con un centrodestra bifronte. Mattia: “Attenti, la coalizione tornerà unita”

Nonostante manchino due anni, già in corso la battaglia decisiva nello schieramento favorito. Il centrosinistra appare marginale e ininfluente

L’ipotesi di candidatura a sindaco di Fabio Tagliaferri e lo scatto che almeno una parte di Fratelli d’Italia sembra voler fare in direzione delle prossime elezioni comunali del capoluogo voltando pagina con l’andazzo amministrativo e politico attuale, sembrano fare il paio con le intenzioni mai manifestate esplicitamente – ma deducibili dagli atteggiamenti – di Riccardo Mastrangeli e di Nicola Ottaviani di preparare una coalizione ampia, a forte componente civica, per sostenere il secondo mandato dell’attuale primo cittadino, senza tenere in alcuna considerazione le critiche degli ex alleati scaricati lungo il percorso. Appaiono così traiettorie disegnate da un centrodestra “bifronte” che potrebbe alla fine giocare una partita tutta interna, sicuro com’è dell’assenza dell’avversario in campo. Il centrosinistra infatti non pare in grado di opporre alcuna resistenza, diviso tra Pd e socialisti, senza alcun disegno di ricostruzione di un fronte alternativo di peso specifico adeguato e in assenza anche di programmi amministrativi e progetti per la città capaci di avere impatto caratterizzante.

In questo contesto è del tutto secondario se l’Arianna Meloni che qualcuno avrebbe notato in un locale di via Aldo Moro insieme a Tagliaferri fosse la “vera” donna alla guida della segreteria politica dei “Fratelli” o solo una giovane somigliante, scambiata per lei. Perché, con o senza le Sorelle, oggi nel capoluogo il centrodestra sa di poter vincere senza grandi difficoltà. Oltretutto c’è chi pensa che l’unità comunque alla fine arriverà. Può essere davvero Fabio Tagliaferri, presidente di Ales con conferma problematica nell’attuale ruolo nazionale, il piano B del centrodestra frusinate? L’abbiamo chiesto all’onorevole Aldo Mattia.

Le chance di Tagliaferri ci sono ma nessun vertice ha deciso sul capoluogo

“Fabio sono 25 anni che aspira legittimamente a diventare sindaco e oggi potrebbe avere delle chance, perché esponente arrivato a livello apicale e manageriale. Anche se ufficialmente nessuna riunione di direttivi regionale o provinciale ha, fino ad oggi, affrontato il tema delle elezioni nel capoluogo”.

  • Anche il suo nome viene fatto tra coloro che potrebbero essere inseriti nella rosa egli aspiranti alla guida di Palazzo Munari…

“Io siccome sono abituato a lavorare in organizzazioni e partiti ho sempre eseguito gli ordini dei miei superiori e degli organi preposti. Non mi sono mai inventato nulla. Se il partito ritiene che io debba fare una cosa la faccio. Siamo una forza politica importante e c’è il presidente che darà indicazioni ai militanti. Anche da semplice tesserato rimarrò fedele alla linea del partito”.

  • La frattura mai ricomposta con Forza Italia, le richieste rimaste senza seguito del suo stesso partito, indicano tensioni poco rassicuranti sulla tenuta del centrodestra. Che valutazione fa?

“Effettivamente ci sono momenti di difficoltà. Ma, parlando di capoluogo, quando si arriverà alle scadenze importanti, la centralità dell’alleanza tornerà a galla. L’interesse generale dello schieramento viene prima di ogni altra considerazione. Sono parole che pronuncio con convinzione e non solo tanto per dirle”.

Scelta del candidato a sindaco, Fratelli d’Italia ha la primogenitura

  • Fratelli d’Italia designerà il candidato sindaco o è necessario prima guardare allo scacchiere che le segreterie definiranno ed alla continuità amministrativa con la consiliatura odierna?

“Non si può non considerare il sindaco uscente, questo è chiaro. E’ una valutazione che va sempre fatta. Ma FdI è partito di maggioranza relativa, esprime 5 consiglieri, ha la percentuale più alta di voti e per questo ha diritto di primogenitura. Fermo restando che devono essere valutate anche tutte le altre sfaccettature”.

  • Che il sindaco abbia tirato dritto sul Brt, approvandolo anche in assenza delle assessore di FdI non è stato un bel gesto. L’avete archiviato o lo terrete presente?

“Noi come partito abbiamo un pensiero diverso dall’idea del primo cittadino. Secondo me parliamo di un progetto revisionabile. Non che non si debba fare il bus elettrico con corsia preferenziale ma va realizzato in modo da ridurre i problemi alla viabilità cittadina”.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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