Isola del Liri – Una folla commossa ha atteso l’arrivo della salma di Antonio Altilia, affettuosamente conosciuto a tutti come Tony. Tra le numerose persone anche i Carabinieri della Compagnia di Sora, che in questi giorni hanno minuziosamente lavorato su ogni dettaglio della tragica vicenda, unitamente al Nucleo Investigativo di Frosinone: il capitano di Compagnia Domenico Cavallo, il comandante del NORM di Sora Giovanni Simeone, il comandante della locale stazione di Arpino Tiziano Sbardella ed i colleghi dell’arma hanno voluto abbracciare ancora la moglie ed il figlio 17enne della vittima. Quest’ultimo, con il viso gonfio di lacrime e dolore, non ha esitato a prendere in spalla la bara del padre: il peso più grande che si porterà per tutta la vita, sarà quello del ricordo del giovane genitore che moriva tra le sue braccia.

Antonio Altilia, lo ricordiamo, è deceduto nella nottata di mercoledì scorso, 25 giugno, dopo un’accesa lite presso la casa materna in via Moncisterna di Arpino. Da una prima ricostruzione Tony sarebbe andato a finire su una porta finestra, sfondandone il vetro, i cui frantumi gli avrebbe procurato due ferite letali, due tagli netti ad un braccio, all’altezza del gomito, che gli hanno reciso l’arteria brachiale. A seguito della richiesta di intervento, poco dopo le 23:00, sul posto si erano immediatamente portati i Carabinieri per gli accertamenti del caso. L’abitazione è stata messa sotto sequestro, in questi giorni le autorità hanno effettuato numerosi sopralluoghi utili alle indagini ancora in corso. Nella tarda serata di sabato è stata effettuata l’autopsia sul cadavere. È al vaglio la posizione del nipote della vittima, un ragazzo di quindici anni e mezzo, in casa con la madre e la nonna al momento dell’accaduto.

Oltre ai parenti, tantissimi gli amici che hanno voluto dare l’ultimo saluto ad Antonio Altilia. La funzione funebre non è ancora terminata, presso la chiesa di San Lorenzo Martire ad Isola del Liri, la città dove l’autotrasportatore, 42 anni, risiedeva con la famiglia, la moglie ed il figlio. Palloncini bianchi e celesti verranno lanciati in cielo all’uscita del feretro. Un messaggio è stato lasciato all’ingresso del luogo di culto: “Zio Tony vive. Ora insegna agli angeli come si guida un camion”.