Oggi, 14 novembre, la città di Sora ricorda la professoressa Gilberta Palleschi, nella data del suo compleanno: avrebbe compiuto 67 anni. Solamente due settimane addietro, il primo novembre, si è commemorato il decimo anno dalla sua morte per mano di Antonio Palleschi, medesimo cognome ma senza alcun rapporto di parentela con la docente. Era sabato 1 novembre 2014 quando la professoressa Gilberta Palleschi, approfittando della bella giornata di sole, decide di uscire di casa per fare un passeggiata, si allontana dal centro della cittadina volsca in direzione San Martino, una contrada sul confine tra Sora e Broccostella. È proprio qui che il suo assassino la nota, la segue, la aspetta in una delle stradine della località ed, al momento opportuno, la aggredisce con violenza, strattonandola, gettandola a terra, lungo un fossato, per poi prenderla ripetutamente a calci. Dopo averla stordita, l’uomo, manovale di Sora, la trascina e la chiude nel bagagliaio della sua Nissan Micra per poi fare scivolare il corpo dell’insegnante in un dirupo in zona Carpello di Campoli Appennino, poco sopra il lago di Posta Fibreno, ed ucciderla, tra rovi ed arbusti, con diversi colpi di pietra alla nuca. Il giorno successivo l’assassino è tornato sul luogo del delitto, ha spostato il corpo esanime di Gilberta Palleschi in una zona più coperta del tratturo, per impedirne il ritrovamento, le ha tolto gli abiti e l’ha privata di alcuni oggetti in oro, che userà successivamente per depistare le indagini. Prima di andare via il delinquente ha infierito sulla vittima compiendo atti osceni, su quel cadavere denudato, martoriato dalle violente percosse che aveva ricevuto prima di morire. Il corpo della donna fu finalmente individuato e recuperato dopo quaranta giorni di ricerche: era il 10 dicembre 2014. Antonio Palleschi è stato condannato in primo grado all’ergastolo. In appello gli è stata riconosciuta l’attenuante del vizio parziale di mente, e ha ottenuto così uno sconto di pena e la reclusione a 20 anni. La sentenza è stata confermata in via definitiva dalla Corte di Cassazione nel 2019. Oggi un pensiero è rivolto a Gilberta, per ricordare il sorriso dolce, l’animo gentile dell’insegnante Gilberta Palleschi, una donna dai profondi valori e dalle radicate doti umane, un’altra donna vittima della brutale violenza di un uomo senza scrupoli. In tanti si sono recati sulla tomba della docente, per portarle un fiore, un saluto, una preghiera nel giorno in cui avrebbe compiuto 67 anni.