Gli insetti saranno il cibo del futuro? L’opinione dei consumatori

Proteici, nutrienti e sostenibili: gli insetti potrebbero essere la soluzione al problema nutrizionale del Pianeta

Frullato di insetti a colazione e snack a base di farina di grillo per merenda. Gli insetti sono destinati ad essere il cibo del nostro futuro? Per due miliardi di persone sono già un ingrediente fondamentale della dieta quotidiana. Ma presto potrebbero diventarlo anche per noi occidentali. Samantha Cristoforetti, astronauta dell’European Space Agency (ESA) si è fatta riprendere all’interno della stazione spaziale mentre addentava una barretta di farina di grillo e mirtilli.

L’ESEMPIO DI SAMANTHA CRISTOFORETTI

“Sapevate che oltre due miliardi di persone nel mondo mangiano insetti?- ha chiesto AstroSamantha ai suoi follower-. In molti Paesi, sono stati consumati e dati da mangiare agli animali da allevamento per secoli. Alcune specie sono addirittura considerate prelibatezze. Se trattati in modo sicuro e nel rispetto del loro benessere, gli insetti possono essere una fonte di cibo ricca di nutrienti ecologicamente sostenibile. In Europa, grilli, vermi e cavallette sono considerati nuovi alimenti che possono essere mangiati. Perché qualche volta non provate anche voi gli insetti? Fanno bene a voi e al Pianeta“.

A maggio, infatti, l’Unione europea ha autorizzato il commercio nel mercato Ue di alcuni insetti: si tratta di vermi gialli della farina essiccati. Gli insetti essiccati, possono essere utilizzati e consumati “interi o come ingrediente in numerosi prodotti alimentari, ad esempio come polvere in prodotti proteici, biscotti o prodotti a base di pasta”. 

PERCHÈ MANGIARLI?

Ma perchè cambiare le proprie abitudini culinarie? La ragione principale per vincere le reticenze e introdurre anche gli insetti nella propria dieta, è la sostenibilità ambientale. Con una popolazione in continuo aumento, gli insetti offrono un’alternativa ecologica all’allevamento degli animali, che produce circa il 18% delle emissioni globali di gas serra prodotte dall’uomo. Se l’anidride carbonica emessa per produrre 1 kg di carne di vitello è pari a 150 kg, l’anidride carbonica emessa per produrre 1 kg di proteine dai bachi da seta è di circa 15 kg. Una dieta a base di insetti, quindi, può essere la soluzione per garantire a tutti gli abitanti del pianeta un’ alimentazione sostenibile ed equilibrata.

Alimento sostenibile ed economico, gli insetti sono anche proteici e nutrienti. Dal punto di vista nutrizionale, infatti, gli insetti non hanno nulla da invidiare alla carne: il contenuto proteico di locuste e cavallette varia dal 18 al 32%; quello dei grilli dall’8 al 25%. Il contenuto proteico della carne di vitello, è intorno al 22%.

L’OPINIONE DEI CONSUMATORI

Se tutti questi aspetti non sono bastati a convincere i consumatori più tradizionalisti, c’è ancora un’ultima voce da considerare: il gusto. Sì, perché il più delle volte, le persone difficilmente riescono a distinguere differenze tra prodotti a base di farina di grano o prodotti a base di farina di grillo. Secondo una ricerca condotta in Italia e pubblicata sul British Food Journal, il 40% dei partecipanti ha un atteggiamento positivo al consumo di insetti. La predisposizione verso questi prodotti, è legata più che altro al livello di istruzione e alla tendenza ad assaggiare cibi e sapori di altre nazioni e culture. In sostanza, chi è meno predisposto a mangiare insetti è perché non li ha mai provati, Quindi, non resta che iniziare…

Fonte www.dire.it

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