Guarcino – Campocatino, l’esaltante gara è stata vinta dal pilota fiorentino Stefano Peroni. Un vero e proprio ‘asso’ al volante, certamente non nuovo a podi e soddisfazioni. Per lui si tratta del quinto sigillo stagionale nel Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche. Il pilota si è aggiudicato entrambe le manche sull’altopiano a circa 1800 m di quota sulla Martini MK 32, monoposto di 5° Raggruppamento della Scuderia Bologna Squadra Corse. Un dominio incontrastato per Peroni con la vittoria assoluta, la quinta stagionale appunto, che conclude con il miglior tempo di 6’54.15. Emozionato e felice, è lo stesso campione a raccontare la competizione e soprattutto quanto amore per i motori e per la propria terra, ha potuto vedere in questi giorni a Guarcino.
Innanzitutto complimenti per questa bella vittoria, un altro tricolore meritato. Cosa ha provato nel momento della premiazione?
“Grazie mille, è sempre una grande emozione salire sul podio, specialmente sul gradino più alto. La soddisfazione è davvero tanta. Soprattutto mi ha entusiasmato la passione che ci hanno messo tutti i ragazzi dell’organizzazione!”
Ha vinto entrambe le manche, ci racconta un po’ come è andata la gara, come si delinea questo percorso, le difficoltà che comporta?
“È stato un crescendo di prestazioni: è un percorso molto impegnativo e difficile da memorizzare. Il meteo è stato clemente anche se il sabato è stato un po’ più freddo e la macchina non aveva il giusto grip. Per la gara, poi, le gomme più performanti mi hanno permesso di sfruttare al meglio la mia auto”.
Qual è la peculiarità di questa tipologia di campionato, ossia velocità salita auto storiche?
“Sono gare di vera e propria velocità fatta su strada. A differenza del circuito ci passiamo una volta sola, quindi fin dai primi metri dobbiamo dare il tutto per tutto. In oltre gareggiamo auto d’epoca diverse per periodo di costruzione, a partire da quelle più “vecchie” che sono del 1928 fino a quelle più recenti che sono del 1990″.
Che ambiente ha trovato? Come definirebbe la macchina organizzativa della Guarcino – Campocatino e l’ospitalità del territorio?
“L’ospitalità è stata favolosa (penso di aver preso anche qualche etto)! Ho visto una grande passione e tanta voglia di fare e soprattutto fare bene. Un ambiente eccezionale”.
Ora, prossime sfide?
“La prossima ‘avventura’ per il campionato sarà di sicuro la Coppa Faro a Pesaro”.

