I disturbi alimentari non vanno in vacanza, l’estate e l’ossessione per il peso: i segnali da non sottovalutare

L’estate acuisce il disagio legato all’immagine corporea: crescono i casi tra i più giovani. I campanelli d'allarme e il ruolo delle famiglie

Estate: tempo di mare, corpi esposti, social affollati di selfie perfetti. Ma per molti ragazzi e ragazze, questo è anche il periodo più critico dell’anno, soprattutto per chi convive – spesso in silenzio – con un disturbo del comportamento alimentare. L’ossessione per il peso, il confronto costante con canoni estetici irrealistici, la paura del giudizio: tutto si amplifica nei mesi estivi.

DCA: una realtà sempre più diffusa

Anoressia, bulimia, binge eating (alimentazione incontrollata) e ortoressia (ossessione per il cibo “sano”) sono solo alcune delle forme con cui si manifestano i disturbi alimentari. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, si tratta della seconda causa di morte tra gli adolescenti dopo gli incidenti stradali. E negli ultimi anni, anche a causa della pandemia e dell’esposizione continua ai social, i casi sono aumentati tra i giovanissimi, con esordi precoci già a 11–12 anni.

I segnali da osservare

  • Ossessione per la bilancia o il conteggio delle calorie
  • Rifiuto di partecipare a pasti familiari o cene fuori
  • Abiti larghi per nascondere il corpo
  • Allenamenti eccessivi anche con il caldo estremo
  • Irritabilità o isolamento emotivo
  • Improvvisa perdita o aumento di peso

Il ruolo delle famiglie

Il dialogo, l’attenzione e la presenza costante ma non invadente sono fondamentali. Non si tratta solo di cibo, ma di controllo, autostima, bisogno di accettazione. Serve evitare giudizi sul corpo o commenti legati al peso. In caso di dubbio, è importante rivolgersi a figure specializzate: pediatri, psicologi, nutrizionisti esperti in DCA.

Dove chiedere aiuto

  • Numero Verde SOS Disturbi Alimentari 800 180 969
  • Fondazione Fiocchetto Lilla – Supporto online e informazioni
  • Centri DCA regionali (consultabili sul sito del Ministero della Salute)

Perché non è solo una questione di cibo. Dietro un disturbo alimentare si nasconde un grido di aiuto che va ascoltato. L’estate, più di ogni altro momento, può rappresentare la svolta – in un senso o nell’altro.

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