I giornalisti della provincia di Frosinone hanno aderito alla manifestazione di protesta organizzata da ‘Stampa Romana’ e finalizzata a sensibilizzare le Istituzioni sulle difficoltà lavorative scaturite dall’entrata in vigore della legge sulla presunzione di innocenza. Questa mattina due delegazioni di cronisti hanno consegnato ai procuratori di Frosinone e Cassino un documento firmato in vengono illustrate le criticità di questa riforma.
“La libera informazione in Italia attende da parte dei Ministeri competenti una corretta lettura attraverso nuove circolari esplicative che non mettano a repentaglio (come sta avvenendo) il diritto di cronaca, appare un pericoloso alibi. Eppure è fondamentale permettere la verifica di fatti e notizie nell’immediatezza, oltretutto, in un momento così delicato per la vita del Paese colpita da una crisi economica gravissima che rischia di generare grandi tensioni sociali – si legge nel documento stilato da Stampa Romana – Ma per la paura di assumersi responsabilità o di essere “redarguiti”, tutti i livelli coinvolti in quello che dovrebbe essere un aperto confronto con gli organi di stampa, nel rispetto dei ruoli, si stanno trincerando dietro un “no comment” che spesso è o sfiora la censura”.
“Una condizione inaccettabile: chi opera in difesa dello Stato e dei cittadini deve anche essere in grado
di potere interloquire con i professionisti dell’informazione i quali, ricordiamo, hanno dei doveri già sanciti dai codici deontologici. Chiediamo il ripristino immediato di un adeguato scambio di informazioni che risponda almeno al buon senso piuttosto che alla declinazione fallata e fuorviante di una norma europea il cui spirito (che condividiamo) è stato ampiamente travisato nell’adozione legislativa italiana. Chiediamo al nuovo Governo e al Parlamento di rivedere il meccanismo che ha portato a questo deterioramento dei rapporti che rischia di privare tutti i cittadini e gli organi di controllo stesso della conoscenza effettiva di ciò che succede nelle loro città. Mesi fa il presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti del Lazio aveva chiesto un incontro al procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, a cui non è seguita risposta”.
