I piccoli rifugiati ucraini in fuga dalla guerra rischiano un nuovo doloroso distacco, l’appello di una mamma

Sora - La città si mobilita per aiutare una mamma e le sue figlie. Ieri un tavolo di confronto tra scuola, associazioni e istituzioni

Seduti intorno ad un tavolo per porre al centro il tema del: ”cortocircuito dell’emergenza Ucraina”. Si è tenuta nella mattinata di ieri, venerdì 15 settembre, nella città di Sora, la conferenza stampa indetta dall’Istituto Comprensivo Sora 2 in sinergia con l’Associazione culturale no profit Iniziativa Donne alla quale hanno partecipato istituzioni provinciali, comunali, associazioni, enti del terzo settore, il mondo delle scuola, psicologi, cittadini e la comunità ucraina.

L’appello di Vicktoria

Un accorato appello quello di Vicktoria Yehorova fuggita dalla guerra in Ucraina lo scorso anno insieme alle sue figlie di 11 e 13 anni che frequentano l’IC Sora 2. Nelle sue parole il ringraziamento al popolo italiano, alle istituzioni, a quanti sono loro vicini. Il dramma di queste ore è legato ad un improvviso trasferimento, figlio di una burocrazia che evidentemente non considera l’aspetto psicologico, pedagogico ed educativo delle minori tornate tra i banchi di scuola da soli tre giorni e strappate improvvisamente al loro quotidiano già lo scorso anno a causa dei bombardamenti. Vicktoria ha spiegato che dovranno lasciare la città di Sora per raggiungere un’altra struttura in Italia, per proseguire la seconda fase dell’accoglienza nel nostro Paese. Un nuovo strappo quindi per le adolescenti che si sono inserite in una comunità che le ha accolte facendole sentire a casa, come hanno spiegato le mamme che vivono il nucleo familiare perché hanno figli in classe con le ragazze ucraine.

Scongiurare altri “distacchi”

Parole forti quelle espresse dalla psicologa Morgana Serafini che ha accompagnato le ragazze nel percorso di inserimento a scuola e che non comprendere scelte così inspiegabili e si sente delusa. Per scongiurare questo trasferimento, con il serio rischio di mutare nuovamente la stabilità del nucleo familiare, si è aperto un tavolo di confronto. Una condizione che a livello regionale sta interessando molte famiglie ucraine. La vice presidente dell’Associazione culturale no profit Iniziativa Donne, Enrica Canale Parola e la dirigente scolastica Maddalena Cioci hanno chiesto, durante l’appuntamento di venerdì, che dal Governo centrale si adottino misure idonee nel caso ci si trovi, come nella situazione che si sta vivendo, davanti alla presenza di minori. A mostrare pieno sostegno il presidente del consiglio provinciale di Frosinone Gianluca Quadrini che si è detto pronto ad investire della situazione sua Eccellenza il Prefetto di Frosinone, il presidente regionale Francesco Rocca e le più alte cariche istituzionali del Paese. Presenti anche i consiglieri comunali Luciano Conte, che siede tra i banchi della minoranza e Fausto Baratta delegato ai servizi sociali, per Arpino dallo staff del sindaco Vittorio Sgarbi, è intervenuta Giada Nandini. 

A portare i saluti ed esprimere vicinanza alle famiglie ucraine anche la professoressa Ester Piani, in rappresentanza dell’Istituto Comprensivo Sora 3. Saluti arrivati anche dal vescovo Gerardo Antonazzo espressi da don Toma Akuino che ha ribadito la vicinanza ai più deboli. A descrivere i percorsi paralleli all’accoglienza per le donne arrivate dall’Ucraina Simona Mastroianni. Presenti alla conferenza stampa il presidente della protezione civile di Sora, Danilo Salvatore e rappresentati di associazioni territoriali e dei comitati di quartiere della città. 

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