Il 25 aprile: la Festa della Liberazione e le sue curiosità meno conosciute

Ogni anno, il 25 aprile, l’Italia celebra la Festa della Liberazione, una giornata fondamentale nella storia del Paese

Ogni anno, il 25 aprile, l’Italia celebra la Festa della Liberazione, una giornata fondamentale nella storia del Paese. È il giorno in cui, nel 1945, l’Italia si liberò definitivamente dall’occupazione nazifascista grazie all’azione congiunta dei partigiani, delle forze alleate e di tanti cittadini comuni.

Ma dietro a questa solenne ricorrenza si nascondono anche alcune curiosità che forse non tutti conoscono:

1. Non fu il giorno esatto della fine della guerra

Il 25 aprile non corrisponde alla fine ufficiale della Seconda Guerra Mondiale in Italia (che avvenne il 2 maggio 1945), ma è stato scelto perché in quel giorno il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l’insurrezione generale nei territori occupati. Milano e Torino furono liberate proprio il 25 aprile.

2. È festa nazionale solo dal 1949

Nonostante l’importanza storica dell’evento, il 25 aprile fu riconosciuto ufficialmente come festa nazionale solo nel 1949, con una legge del Parlamento. Prima di allora era celebrata in forma meno istituzionale.

3. È una festa “senza bandiere di partito”

Negli anni, il 25 aprile ha assunto significati politici diversi, ma resta una festa di unità nazionale. Per questo motivo, molte associazioni ricordano che dovrebbe essere una celebrazione senza simboli di partito, ma con il solo tricolore a rappresentare la liberazione dell’intero Paese.

4. Il ruolo delle donne fu fondamentale

Molte donne presero parte alla Resistenza, sia come combattenti che come staffette. Figure come Tina Anselmi, futura prima ministra donna della Repubblica Italiana, iniziarono il loro impegno politico proprio nella lotta partigiana.

5. L’inno ufficiale? “Bella ciao”, ma non subito

“Bella ciao” è oggi considerata l’inno simbolico della Resistenza, ma non era così diffuso durante la guerra. È diventato popolare solo nel dopoguerra, soprattutto negli anni Sessanta, grazie a festival musicali e alla sua diffusione internazionale.

Quindi, dietro a una data scolpita nella memoria collettiva, si nasconde una trama ricca di storie, simboli e significati che vanno ben oltre la celebrazione. Il 25 aprile è una giornata per ricordare il passato, ma anche per riflettere sul valore della libertà oggi.

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Giornale digitale fondato nel 2022 con l’intento di offrire al territorio “Una voce oltre la notizia”. Nasce dall’esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti…

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Rottamazione-quater, il 9 dicembre l’ultima chiamata per la rata scaduta a novembre

Pagamenti validi fino alla data in questione grazie ai giorni di tolleranza previsti dalla legge: tutti i dettagli

“Non è un film, è realtà”: cinema e solidarietà per sostenere le donne vittime di violenza. L’iniziativa della Battisti

Successo per l’iniziativa di beneficenza organizzata dalla consigliera regionale Sara Battisti. Ha partecipato l’attrice Barbara Ronchi

Regione – Cori DOP, un viaggio nei sapori e negli oli del Lazio

L’evento si è tenuto presso Il Mulino 7Cento. Il suo obiettivo: valorizzare e stimolare il flusso turistico gastronomico

“Invictus Giovani”, la cerimonia di premiazione del concorso letterario: tutti i talenti del Lazio

Regione - L’iniziativa, parte di “Lazio Libri”, è sostenuta dal Fondo per le Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Estetica oncologica, formazione qualificata per gli specialisti: c’è l’accordo tra Confcommercio Lazio Sud e APEO

Siglato un accordo di partenariato per la diffusione della cultura e della formazione in estetica oncologica: gli obiettivi

Maria Angela Corsetti compie cent’anni: l’omaggio dei sindaci di Arce e Strangolagalli

Il sindaco Germani ha consegnato alla centenaria anche una pergamena ricordo e una copia autentica dell’atto di nascita
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -