Il caro bollette colpisce anche gli ospedali: costi aumentati del 72%

Giovanni Migliore (Fiaso) informa che al nord i rincari sono del 62%, al centro del 66% e al sud del 96% e parla di pandemia energetica

“La situazione delle aziende sanitarie ospedaliere italiane, rispetto a una stima che come Fiaso avevamo fatto a inizio anno del 30% di aumenti della bolletta energetica, purtroppo sembra consolidarsi verso un aumento che, mediamente, è quasi del 72%, con un gradiente che va dalle aree del Nord intorno al 62%, a quelle del centro, pari al 66%, fino a quelle del sud, che vedono raddoppiare la propria bolletta energetica con punte fino al 96%“. Lo spiega all’agenzia Dire il presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), Giovanni Migliore. “In termini pratici- continua- questo significa che, siccome prima dell’inizio di questo trend il conto energia di tutte le aziende sanitarie ospedaliere italiane era di circa 1 miliardo e 300 milioni di euro, quest’anno avremo un extra costo stimato intorno a un altro miliardo di euro“. “È un fatto che abbiamo sottolineato e- informa Migliore- devo dire che c’è stata un’attenzione da parte del governo, perchè per la prima volta nel Decreto aiuti ter sono stati stanziati 400 milioni per questo costo in più che le aziende dovranno sostenere. Soldi destinati alle aziende del Servizio sanitario nazionale, non per gli enti locali“.

LUCI SEMPRE ACCESE E RISCALDAMENTI MAI SPENTI NEGLI OSPEDALI

“Anche perchè- tiene a precisare il presidente Fiaso- noi siamo assimilabili agli enti locali della Pubblica amministrazione e, nel fatto specifico, non possiamo spegnere le luci, abbassare il riscaldamento e, tantomeno, spegnere le grandi macchine. Se iniziamo un esame, lo dobbiamo terminare.
Non possiamo spegnere il gas come facciamo, ad esempio, quando cuciniamo la pasta“.
Giovanni Migliore si dice preoccupato. “Nessuno di coloro che andrà in un ospedale o in pronto soccorso troverà mai la luce spenta o non potrà effettuare un esame, questo va sottolineato nuovamente in maniera molto decisa. Vivecersa, è possibile che dovremo rinunciare a una serie di investimenti aggiuntivi che avevamo programmato”. “Quest’anno- prosegue Migliore- dopo due anni drammatici di emergenza Covid ci aspettavamo effettivamente di poter tornare a investire in sanità, a stabilizzare il personale, il bene più prezioso, i professionisti che ci aiutano, che ci aiuteranno e che ci avrebbero aiutato a superare il problema delle prestazioni non erogate, perchè liste d’attesa significa certamente avere tecnologia ma anche un personale medico e sanitario per eseguire le prestazioni. Invece quest’anno, con questo extra costo, non è detto che riusciremo a fare le cose che avevamo preventivato”.

RINCARI PARI A DUE TERZI DELLA BOLLETTA, BILANCI IN SOFFERENZA

Interpellato su quale sia lo scenario che dobbiamo aspettarci per l’inverno ormai alle porte, Giovanni Migliore risponde che “noi abbiamo già da tempo investito in programmi di riqualificazione e di efficientamento energetico, però tutto questo, seppur portato a regime, può costituire un beneficio che non supera il 6-8%Ci confrontiamo, infatti, con rincari che saranno, mediamente, di due terzi della bolletta, dunque dell’80%, e chiuderemo i bilanci in sofferenza“.

UNA ‘PANDEMIA ENERGETICA’

“Ovviamente si tratta di qualcosa di imprevisto e di imprevidibile– sottolinea- che ha un impatto sovrapponibile a quello della pandemia, perchè ricordo a tutti che il finanziamento 2021 per il Covid è stato di 1 miliardo e 700 milioni. Noi quest’anno chiediamo almeno un altro miliardo per la bolletta energetica, perchè siamo di fronte a una pandemia energetica“. “Una pandemia energetica- conclude Migliore- che andrebbe affrontata con gli stessi strumenti, ovvero un finanziamento che possa sterilizzare sui bilanci l’effetto di questa situazione che, ovviamente, non dipende nè dalle aziende, nè dalla conduzione manageriale ma da fattori esterni ingovernabili dal Servizio sanitario nazionale. Questo ci consentirebbe di tornare a sperare di poter stabilizzare entro l’anno i precari che ci hanno dato un aiuto straordinario durante il periodo del Covid“.

Fonte www.dire.it

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Giornale digitale fondato nel 2022 con l’intento di offrire al territorio “Una voce oltre la notizia”. Nasce dall’esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti…

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Sanità, case di comunità di Ceprano e Anagni: avanti tutta. Sopralluoghi del Dg Asl Cavaliere

Il direttore generale della Asl, Arturo Cavaliere, ha visitato i cantieri delle case di comunità di Ceprano e Anagni

Lotta agli incendi boschivi: nel Lazio 4mila volontari, 700 mezzi e una nuova flotta di elicotteri

I numeri della Campagna estiva Antincendi Boschivi (AIB) della Regione Lazio presentata in conferenza stampa

Arriva il dispositivo alcolock: cosa è, come funziona e per chi è obbligatorio

Il dispositivo impedisce di mettere in moto il veicolo a chi ha bevuto troppo: chi è già stato sanzionato dovrà installarlo per forza

IA, concluso il corso di alta formazione: investimento strategico per il futuro del territorio

Lunedì l'evento finale del percorso formativo voluto da Unicas, Camera di Commercio Frosinone Latina e Consorzio Industriale del Lazio

Frosinone – Fornitura gratuita libri di testo per gli alunni delle primarie, le cedole saranno digitali

La novità per il prossimo anno scolastico. Il servizio sarà disponibile a partire dal 14 luglio 2025 e fino al 22 gennaio 2026

ARIA, la camera di commercio al fianco dei giovani di Unindustria: insieme per il futuro dell’IA

Il convegno, in programma il 10 e 11 luglio nella cornice dell’isola di Ponza, sarà interamente dedicato all’Intelligenza Artificiale
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -