Il futuro della mobilità con la stazione Tav, il Basso Lazio fa squadra: ora o mai più

Tajani, Rocca, Sbarra, Coppotelli e tutte le istituzioni insieme alle Terme Pompeo per chiedere un’opera strategica: il convegno della Cisl

Ferentino – Una sala gremita, rappresentanze bipartisan, il mondo delle imprese e delle istituzioni riuniti sotto un’unica bandiera: quella dello sviluppo del Basso Lazio. Si è tenuto questa mattina alle Terme Pompeo il convegno “La rinascita del Basso Lazio. Il futuro della mobilità con la Stazione Tav”, promosso dalla Cisl Lazio, con l’obiettivo di rilanciare con forza la richiesta di realizzazione della stazione Tav Ferentino-Supino, infrastruttura considerata fondamentale per il rilancio economico e occupazionale dell’area vasta tra le province di Frosinone e Latina.

Ad aprire i lavori il segretario generale della Cisl Lazio Enrico Coppotelli, che ha ribadito con determinazione: «La realizzazione della Stazione Tav di Ferentino-Supino rappresenta un punto di svolta cruciale per il futuro della nostra regione. È il momento del salto di qualità: dobbiamo interloquire con chi ha il potere decisionale, presentandoci con un progetto concreto e risorse definite. L’opera non serve solo a Frosinone, ma a un bacino di oltre due milioni di persone, estendendosi anche all’Abruzzo, al Molise e all’Alta Campania».

Accanto a lui i segretari provinciali della Cisl Antonella Valeriani (Frosinone) e Roberto Cecere (Latina), insieme ai principali attori del panorama politico nazionale e regionale.

Tajani: “Sì alla Tav, ma solo se integrata in un sistema”

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato l’importanza dell’opera ma ha anche posto una condizione chiara: «La stazione Tav a Ferentino ha senso solo se inserita in una rete di infrastrutture. Deve diventare parte di un sistema efficiente, non una cattedrale nel deserto. Il Governo lavora per aumentare i salari e ridurre il cuneo fiscale, ma servono anche opere strategiche come questa per attrarre investimenti e creare occupazione».

Rocca: “Un tavolo permanente entro luglio”

Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha annunciato un passo concreto: «Convocherò entro la metà di luglio un tavolo permanente in Regione per avviare lo studio di fattibilità. La stazione Tav è strategica per attrarre investitori e rilanciare l’area. Serve però uno scatto culturale: basta con il No a prescindere».

Sbarra: “Opera strategica. Il Basso Lazio merita una ZLS”

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luigi Sbarra ha rilanciato: «La stazione Tav non è un regalo, ma un investimento. È ora che il Basso Lazio venga riconosciuto come Zona a Logistica Semplificata: il Governo Meloni è pronto a rimettere in campo strumenti rimasti troppo a lungo chiusi nei cassetti. L’interlocuzione bipartisan di oggi è un modello da seguire».

Di Stefano: “Concretezza e capacità di fare squadra”

“Un’iniziativa che ha saputo unire e mobilitare il territorio con metodo e visione. Come Provincia, da anni lavoriamo, con continuità e spirito di servizio, per individuare le strategie più efficaci per dotare il cuore della Ciociaria di un sistema ferroviario moderno ed efficiente. È per questo che salutiamo con favore i progressi registrati sul progetto della stazione TAV di Ferentino–Supino, una proposta che, se ben calibrata, potrà servire non solo la provincia di Frosinone. Oggi più che mai servono coesione, concretezza e capacità di fare squadra”.

Acampora: “Alta Velocità è sinonimo di lavoro, impresa e futuro”

Presente al convegno anche il presidente della Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, che ha affermato: «La Stazione Tav Ferentino-Supino non è solo un’infrastruttura: è una svolta. Parliamo di un’opera capace di generare un incremento del 30% dei posti di lavoro e del 40% delle attività produttive. Significa attrattività per le imprese, mobilità per le persone, opportunità per i giovani. Serve una visione comune: solo facendo sistema possiamo portare a Roma una proposta credibile. Ringrazio Enrico Coppotelli per aver acceso i riflettori su questo tema fondamentale». Con lui anche il vicepresidente della Camera di Commercio Luciano Cianfrocca e il componente di Giunta Guido D’Amico, a conferma di una rappresentanza istituzionale forte e unita.

Presenti tutte le anime del territorio: “È il momento di unire le forze”

Al convegno hanno preso parte tutti i principali rappresentanti istituzionali, politici, sindacali ed economici del territorio: dai parlamentari e consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, ai sindaci dei Comuni del frusinate e del pontino, fino ai presidenti di Unindustria, Confcommercio, CNA, Confartigianato, Confagricoltura e Confesercenti. Presente anche il mondo della scuola, delle università, dei trasporti e del credito, segno evidente di una mobilitazione trasversale e concreta a sostegno della proposta.

Hanno partecipato: Antonello Aurigemma (presidente del consiglio regionale del Lazio), Claudio Durigon (sottosegretario di Stato al ministero del lavoro), Nicola Calandrini (presidente della commissione bilancio del Senato), Claudio Mancini (deputato), Massimo Ruspandini (deputato), Salvatore De Meo (eurodeputato), Nicola Ottaviani (deputato), Piergianni Fiorletta (sindaco di Ferentino), Riccardo Mastrangeli (sindaco di Frosinone), Matilde Celentano (sindaco di Latina), Enzo Salera (sindaco di Cassino), Luca Di Stefano (presidente della Provincia di Frosinone), Gerardo Stefanelli (presidente della Provincia di Latina), Fabrizio Ghera (assessore regionale), Pasquale Ciacciarelli (assessore regionale), Marco Dell’Isola (magnifico rettore dell’Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale), Giuseppe Cangemi (vicepresidente del consiglio regionale), Laura Corrotti (presidente della commissione regionale all’urbanistica), Alessia Savo (presidente della commissione regionale alla sanità), Enrico Tiero (presidente della commissione regionale allo sviluppo economico), Sara Battisti (presidente della commissione regionale ai Piani di zona), Gianluca Quadrini (presidente del consiglio provinciale di Frosinone), Daniele Leodori (consigliere regionale), Daniele Maura (consigliere regionale), Emanuela Droghei (consigliere regionale), Corrado Savoriti (presidente Unindustria Frosinone), Fausto Bianchi (presidente Unindustria Latina), Guido D’Amico (presidente nazionale di Confimprese Italia), Domenico Beccidelli (presidente Federlazio Frosinone), Samuel Battaglini (vice presidente nazionale di ANCI Giovani), Antonio Pompeo (già presidente della Provincia di Frosinone).

Lo studio della CISL: benefici occupazionali, industriali e ambientali

Durante il convegno è stato presentato anche uno studio dettagliato, curato dalla CISL Lazio, che evidenzia la portata trasformativa della stazione Tav Ferentino-Supino. I numeri parlano chiaro: si stima un incremento occupazionale del 30%, una crescita del 40% delle attività produttive e un significativo miglioramento della logistica integrata su scala interregionale. Lo snodo sarebbe infatti in grado di servire un bacino potenziale di oltre 2 milioni di abitanti e diventare un punto di riferimento per imprese del Basso Lazio, dell’Alta Campania, del Molise e dell’Abruzzo.

La relazione mette inoltre in luce l’importanza della connessione diretta con l’Alta Velocità in linea, che consentirebbe tempi di percorrenza ridotti (Ferentino-Roma Tiburtina in 28 minuti) e l’attrattività dell’area per nuovi investimenti nazionali ed esteri.

Il convegno si è chiuso con un messaggio forte e condiviso: è tempo di concretezza. La stazione Tav di Ferentino deve passare da proposta a progetto, da idea a cantiere. Il Basso Lazio ha parlato con una sola voce. Ora tocca al Governo e a Ferrovie dello Stato rispondere.

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