In orbita verso la Luna il primo ricevitore satellitare ‘made in Italy’

L’innovativo dispositivo satellitare, progettato e realizzato dalla Qascom per conto di Asi, è stato lanciato dal Kennedy Space Center

Un passo in più verso Luna. È iniziato il viaggio di LuGRE (Lunar GNSS Receiver Experiment), il payload innovativo interamente progettato e realizzato in Italia per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana, frutto della collaborazione tra ASI e la NASA. La missione congiunta segna un importante passo avanti nelle missioni spaziali preparatorie per il programma ARTEMIS. LuGRE è un ricevitore di navigazione satellitare di ultima generazione, sviluppato per l’Agenzia Spaziale Italiana dall’azienda Qascom, con il supporto scientifico del Politecnico di Torino.
Il 15 gennaio alle ore 7:11 italiane, è stato lanciato con successo dal Kennedy Space Center sul lander privato Blue Ghost, sviluppato negli USA dalla società Firefly, insieme a nove payload americani.

Dopo circa un mese, LuGRE entrerà in orbita lunare per poi atterrare sul nostro satellite nei primi giorni di marzo. LuGRE è una missione sperimentale particolarmente sfidante, destinata a testare nuove tecnologie cruciali per le future missioni lunari e per l’esplorazione spaziale profonda. La missione ha come obiettivo la ricezione dei segnali dei satelliti di radio-navigazione GPS e Galileo dalla Terra e da e verso la Luna, grazie ad una tecnologia avanzata chiamata Software Defined Radio Receiver, che permette di misurare con precisione la posizione nello spazio, anche in ambienti molto lontani dal nostro pianeta. Questo contribuirà significativamente alla preparazione di missioni lunari permanenti.

“Inizia un viaggio davvero sfidante per Lugre e per l’Italia, a conferma del ruolo sempre più preponderante del nostro Paese per agevolare– sottolinea il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente– la presenza umana nella nuova esplorazione lunare. Una nuova missione che va a rafforzare i rapporti strategici con gli Stati Uniti e con la NASA. Lugre è chiamato a testare strumentazione e capacità di navigazione sfidanti con l’obiettivo di provare a infrangere il Guinness world record, attualmente in vigore, posto a metà strada tra Terra e Luna: nessuno fino ad oggi ha mai osato queste distanze. L’esperimento scientifico dell’ASI aprirà la strada ai futuri sistemi di navigazione per l’esplorazione permanente sul nostro satellite natur oniando ancora una volta tutta la capacità del nostro settore spaziale con l’offerta di un Made in Italy e di una ricerca a livelli elevati e in grado di dare risposte tecnologicamente avanzate e senza eguali. A Qascom, che ha realizzato la strumentazione e supporterà le operazioni della missione, e al Politecnico di Torino, che ha contribuito alla definizione degli obiettivi scientifici e gestirà l’elaborazione dei dati, un ringraziamento profondo. Il 2025 si apre, decisamente, sotto il segno della Luna. Buona navigazione Lugre”.

Il Ministro Urso: “Italia protagonista anche delle future missioni lunari”

L’Italia ancora una volta protagonista con il primo strumento interamente Made in Italy prossimo a sbarcare sulla Luna, progettato per testare le connessioni nello spazio profondo”. Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e Made in Italy, sen. Adolfo Urso, autorità delegata alle Politiche Spaziali e Aerospaziali, commentando il lancio di LuGRE (Lunar GNSS Receiver Experiment), il ricevitore di navigazione satellitare di ultima generazione, frutto della collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Italiana e la NASA. “Con questo esperimento di frontiera e sfidante, che fornirà un contributo significativo alla preparazione delle future missioni lunari– ha aggiunto Urso- si apre quello che si preannuncia un anno d’oro per l’Italia nello spazio”.

La missione segue di poche ore il lancio, avvenuto con successo, del test satellite Pathfinder Hawk for Earth Observation della costellazione Iride, realizzato dall’azienda italiana Argotec, che è partito ieri sera alle 20.09 (ora italiana) dalla base californiana di Vandenberg. Un’operazione, questa, che farà da apripista a Iride, il programma per l’osservazione della Terra realizzato dall’Esa in collaborazione con l’Asi voluto dal Governo italiano e finanziato con i fondi del PNRR, e alle future missioni lunari internazionali. – Fonte Agenzia Dire www.dire.it –

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