Aveva fissato un incontro a sfondo sessuale tramite WhatsApp, dopo aver conosciuto una ragazza su un sito di incontri per soli uomini. Ma quello che doveva essere un appuntamento privato si è trasformato in un’aggressione a scopo di rapina. Vittima un giovane del capoluogo, che si è ritrovato minacciato con un coltello alla gola e costretto a consegnare del denaro. Il ragazzo, temendo per la propria incolumità, si è subito rivolto alla Polizia di Stato. Secondo quanto denunciato, l’incontro era stato concordato per la somma di 100 euro, in una zona periferica della città. Tuttavia, una volta giunto sul posto, il giovane ha visto arrivare un’auto nera, visibilmente danneggiata, con a bordo una donna alla guida e un uomo sul lato passeggero.
La prima sorpresa è giunta nel momento in cui la ragazza scesa dall’auto si è rivelata del tutto diversa da quella conosciuta online. Dopo un breve dialogo, nonostante la delusione e la ritrosia, il giovane è stato convinto a consegnare comunque la somma pattuita. Subito dopo, l’uomo lo ha costretto a piegare la testa sul volante e, con un gesto improvviso, gli ha puntato un coltello alla gola. Impaurita, la vittima è riuscita ad avviare la retromarcia e ad allontanarsi rapidamente, evitando il peggio.
Scattate immediatamente le indagini da parte dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (U.P.G.S.P.) – agli ordini del Dirigente, Dott. Gianluca Di Trocchio -, gli agenti hanno rintracciato poco dopo, in zona Casermone, una Mercedes nera corrispondente alla descrizione fornita, con danni alla carrozzeria e al parabrezza. L’auto è stata posta sotto sequestro.
I successivi rilievi dattiloscopici e quelli sulle impronte trovate in auto e sul coltello, effettuati con il supporto del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, hanno permesso di identificare i due responsabili, i quali sono stati riconosciuti anche dalla stessa vittima.
I due – un uomo e una donna, entrambi del capoluogo e con precedenti per reati simili – si sono poi presentati in Questura accompagnati dal loro legale di fiducia. Sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di rapina aggravata dall’uso delle armi.