Inghilterra – È rimasta sola per mesi, senza che nessuno si accorgesse della sua assenza. Quando gli agenti hanno aperto la porta della sua abitazione di Bolton, hanno trovato il corpo di una giovane donna, morta da tempo. Secondo gli accertamenti, il decesso risalirebbe all’agosto del 2024, così riportano i media nazionali ed esteri.
La ventitreenne, che viveva da sola, conviveva da anni con disturbi alimentari e problemi di salute mentale. Aveva scelto l’isolamento, chiudendo ogni rapporto con la famiglia già dal 2021. Da allora nessuno si era più preoccupato della sua sorte, fino alla tragica scoperta avvenuta lo scorso luglio.
Un dettaglio emerso durante le indagini ha reso la vicenda ancora più drammatica: prima di morire, la giovane aveva tentato di comunicare con un’intelligenza artificiale, chiedendo aiuto. L’ultima traccia, trovata sul suo telefono, è datata 30 luglio 2024. «Aiutami, sono andata a procurarmi del cibo», aveva scritto. Il sistema aveva risposto cercando di interpretare la sua difficoltà: «Sembri non convinta riguardo all’idea di prendere cibo». A quel messaggio lei aveva replicato: «È cibo che non volevo, è frustrante».
Nell’appartamento non sono stati trovati segni di effrazione, droghe o elementi che possano far pensare a un gesto volontario. Gli investigatori hanno ricostruito la vita della ragazza come segnata da fragilità profonde, dalla decisione di allontanarsi dai servizi sociali e da un progressivo rifiuto dei rapporti umani.
Una storia di solitudine estrema, che mette in luce quanto possano essere invisibili certe sofferenze. Un grido d’aiuto affidato a uno schermo, rimasto purtroppo inascoltato.