Acque limpide e fetori oramai abbattuti. I lavori di riadeguamento del depuratore AeA situato nella zona industriale di Cassino stanno garantendo i risultati sperati. La chiusura momentanea della cartiera Reno De Medici ha consentito lo svuotamento delle vasche di contenimento delle acque reflue e dei fanghi.
Il lavoro ‘sporco’, che nessuno in anni di attività ha voluto svolgere e finalizzato alla tutela del cittadino, è arrivato con la nomina da parte della Procura di Cassino, dell’amministratore giudiziario Massimo Barillaro. Il provvedimento di sequestro è scaturito dall’indagine ‘Acque nere’ coordinata ma sostituto procuratore Emanuele De Franco e portata avanti dai carabinieri forestali del Niipaf di Frosinone, agli ordini del tenente colonnello Vito Antonio Masi.
“Continuano i lavori nel depuratore di Villa Santa Lucia ex Cosilam dove si sta procedendo alla sostituzione dei piattelli dal fondo delle vasche di ossidazione fondamentali per l’ossigenazione delle stesse, necessaria per il corretto funzionamento dell’impianto – spiega Barillaro -. Inoltre è iniziata la sostituzione delle tubature ammalorate. Sono fiducioso sulla conclusione dell’intervento entro il 18 settembre. Inoltre io ed il Presidente del Consorzio Francesco De Angelis, siamo stati ricevuti dal vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori, per accelerare i tempi relativamente alla disponibilità dei fondi stanziati per procedere ai lavori di unificazione degli impianti di villa Santa Lucia e per la messa in sicurezza degli altri impianti gestiti dalla società, in particolare quello di Ceccano. La prossima settimana abbiamo in programma un nuovo incontro”.
Parole che lasciano ben sperare in un prossimo miglioramento della qualità della vita di tutti coloro che per anni sono stati costretti a respirare un’aria malsana e nauseabonda.