Era scomparsa lo scorso 20 settembre dopo aver preso parte alle proteste in memoria di Mahsa Amini a Teheran: la 17enne Nika Shakarami è stata ritrovata morta. Il cadavere è stato ritrovato, dieci giorni dopo, in un obitorio di un centro di detenzione della capitale, con il naso e il cranio fratturato. Lo riporta la stampa nazionale. Nel suo ultimo messaggio a un’amica aveva detto di essere inseguita dalle forze di sicurezza, ha raccontato una zia, Atash, a Bbc Persian. E poi ha aggiunto: “Quando siamo andati a identificarla, non ci hanno permesso di vedere il suo corpo, solo il suo viso per alcuni secondi”.
La famiglia di Nika ha quindi trasferito il corpo nella città natale del padre, Khorramabad, nella parte occidentale del Paese. Secondo i media locali, citati da fonti italiane, le forze di sicurezza avrebbero intimato ai familiari di non tenere una cerimonia funebre, ma nonostante le rassicurazioni, hanno “rubato” il corpo per seppellirlo in un altro villaggio, Veysian, a 40 km di distanza. Ed hanno arrestato la zia, minacciando di ucciderla se il resto della famiglia avesse partecipato alle proteste.