“La Dogana di Frosinone declassata”, per la Uilpa errore commesso da chi non conosce il territorio

La UILPA ritiene che una realtà importante come quella di Frosinone non debba vedere il proprio Ufficio declassato

“La riorganizzazione dell’Agenzia delle Dogane che sta partendo in questi giorni prevede il declassamento dell’Ufficio delle Dogane di Frosinone. Fatto quest’ultimo frutto, secondo l’opinione della UILPA, di un mero errore di valutazione dovuto alla non conoscenza del territorio. Frosinone, infatti, non è soltanto il capoluogo di provincia, ma è soprattutto il baricentro di un insieme di attività produttive dislocate per tutto il territorio. Aziende che, per crescere ed aumentare la produttività dei propri investimenti, hanno bisogno dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il perché è presto detto. La dogana altro non è se non un punto di accesso alla dimensione internazionale che per un’impresa costituisce il futuro. – Ad accendere i riflettori sulla questione è il Segretario UILPA Dogane Monopoli Lazio Abruzzo, Virgilio Tisba.

Si pensi solamente al fatto che i contratti con valenza internazionale necessitano, per le proprie procedure, dell’accesso ad un Ufficio doganale. Avere un Ufficio con un dirigente, significa poter contare su un servizio continuo che agevola export in tutte le sue tipologie. – Prosegue Tisba nella nota – E non solo. Anche se si scrive Dogane, l’agenzia gestisce la riscossione delle accise e consente alle imprese di avere un feedback continuo con gli Uffici evitando brutte sorprese. La riorganizzazione, inoltre, prevede che gli Uffici si occupino anche dei giochi e dei monopoli. Ecco, in sintesi, le Dogane sono tutto questo. E la UILPA ritiene che una realtà storicamente ed economicamente importante come quella di Frosinone non debba vedere il proprio Ufficio declassato. Il sindacato si è appellato al mondo della politica e delle istituzioni, ma la riforma sta andando avanti.

A pagare il conto di questa situazione saranno soprattutto gli utenti perché la sede principale si troverà a Gaeta, al di fuori cioè del contesto territoriale di pertinenza. La UILPA che è da sempre schierata per vocazione dalla parte dei più deboli e quindi dalla parte dei contribuenti non ci sta, e si sta adoperando per difenderli. Purtroppo, a volte, la sensibilità e la determinazione nelle battaglie non bastano. Perché le parole diventino fatti, bisogna che ci sia qualcuno disposto all’ascolto. La UILPA continua la sua battaglia per Frosinone, per le lavoratrici, i lavoratori, gli imprenditori ed i contribuenti. Speriamo che non sia lasciata sola”. – Conclude Virgilio Tisba.

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