La funivia a Montecassino? La politica rispolvera il progetto e la città si divide

Cassino - Illustrato alla stampa l'ambizioso progetto di collegamento tra il sacro monte e la città, come prima della guerra

Presso la sede del comitato elettorale, il candidato sindaco del centrodestra di Cassino, Arturo Buongiovanni, ha illustrato il progetto per la realizzazione della funivia che dovrebbe collegare la città al monastero benedettino sulla vetta del monte.

“Abbiamo recepito subito il progetto della funivia già studiato e preparato nei dettagli dall’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone. Si tratta di un progetto importante che è diretto a rilanciare il turismo nella nostra città e a invogliare i visitatori, una volta ammirata l’abbazia, a scendere a Cassino e a soffermarsi nel centro, cosa che oggi accade molto di rado. Il turismo è un potente volano per l’economia locale: rilanciare il turismo significa far crescere anche l’economia. E in quest’ottica la funivia può giocare un ruolo decisivo. Lo scopo è quello di indurre i turisti a visitare le bellezze urbane, le strade, le piazze e i monumenti, la zona archeologica, le terme, creando un fermento culturale che non può che dare nuova linfa al commercio”. Così ha chiosato in apertura l’avvocato Buongiovanni. Ha preso la parola poi l’ex sindaco Petrarcone che ha ribadito l’importanza del collegamento “via fune” tra Cassino e Montecassino.

“Negli anni della ricostruzione si era più volte discusso della cosa ma poi prevalsero altre priorità. Negli anni del mio primo mandato (1993-1997) l’idea fu ripresa. Nell’agosto del 1996 fu presentato nella Sala Restagno il progetto della cabinovia da parte della XV Comunità Montana di Arce, con la condivisione del comune di Cassino. Poi però il tutto si bloccò per il parere negativo della Soprintendenza ai Beni Paesaggistici e Ambientali a causa della presenza dei 12 sostegni della cabinovia. Fu così che qualche anno dopo si scelse il progetto tecnico della funivia, proprio per ovviare a quel parere negativo, non contemplando più i sostegni. Oggi mi sembra importante riproporre questo progetto, che non ebbe più seguito in quanto la gestione della cosa pubblica passò in altre mani, che darebbe sicuramente nuovo e vigoroso impulso al turismo di Cassino e del territorio limitrofo”. – Ha commentato Petrarcone.

“La funivia, inoltre, risponderebbe anche a esigenze di natura ambientale andando a ridurre notevolmente le emissioni di Co2 dei pullman che percorrono la strada per Montecassino, strada che proprio per questo presenta un alto tasso di pericolosità. Da tenere presente infine, anche per fugare dubbi e perplessità, che gli impianti via fune non si realizzano solo per raggiungere le vette delle montagne. Voglio ricordare funivia del Renon, che parte dal centro di Bolzano, la Trapani- Erice in Sicilia e la seggiovia di monte Solaro ad Anacapri. Perché, dunque, non realizzarla anche a Cassino? Mettendo in piedi un virtuoso meccanismo di project- financing, inoltre, non ci sarà alcuna spesa per l’ente comune che invece andrà a introitare somme non disprezzabili”. Così ha concluso l’ex sindaco Golini Petrarcone.

In realtà la base di partenza della cabinovia dovrebbe sorgere all’interno della Villa Comunale, oggi in fase di riqualificazione. Una struttura in cemento che viene definitiva impattante per l’ambiente lussureggiante che si trova nel parco pubblico, considerato uno dei più belli del territorio. La cittadinanza appare divisa dal progetto.

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