La sostenibilità cambia le imprese e il loro business: ecco le ricette dei capi-azienda

Un ridotto impatto ambientale, un maggior bilanciamento tra costi e profitti, l’importanza della formazione sono gli ingredienti base

Guardare al domani cogliendo le opportunità che regala il presente. È questo il motto alla base della sostenibilità, concetto esplorato in tutte le sue forme in un evento ad hoc tenuto a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa italiana. La location non è stata scelta per caso: a promuovere l’incontro tra realtà aziendali molto diverse tra loro è stata Sircle Benefit, società nata con lo scopo di favorire l’affermazione sul mercato di modelli di business sostenibili che coinvolgano trasversalmente tutte le imprese, siano esse quotate o meno.

Il fil rouge che ha unito le due tavole rotonde di “Governare la sostenibilità. Come le aziende affrontano il processo di cambiamento” è stato proprio il modo in cui, oggi, la sostenibilità viene intesa e perseguita da chi opera sul mercato. Da Enav a Enel, passando per Leonardo ed Elite, i partecipanti hanno condiviso le loro esperienze per raccontare il modo in cui la sostenibilità ora più che mai non è solo necessaria, ma rappresenta un valore aggiunto in termini finanziari e di reputazione.

“Si tratta di una tematica fondamentale per le generazioni future”, ha ricordato Monica Mazzucchelli, Member Board di Sircle. Anche per questo la sua società ha messo a punto il modello EASI®, che attesta l’impegno delle aziende che vogliono intraprendere la strada che porta alla sostenibilità. “È un modo strutturato per portare avanti un percorso di sviluppo creando un ecosistema aziendale sostenibile e integrato in maniera semplice”, ha aggiunto Mazzucchelli, “così da dare coraggio alle imprese, piccole, medie o grandi che siano”.

Ma che cosa s’intende con la parola sostenibilità? Come ha ricordato Paolo Taticchi, che insegna proprio questo alla University College London, oggi non esiste una definizione univoca. Ciò a cui si fa riferimento è il complesso di valori che danno risalto alla dimensione ambientale, sociale e di governance, i tre fattori racchiusi nella sigla ESG che servono proprio a misurare la sostenibilità di un investimento. Quello che deve contare, quindi, non è più solo il rendimento, ma anche ciò che è dietro al profitto. È tenendo a mente questo che si inserisce l’operato della Borsa di Milano.

“Come infrastruttura di mercato, abbiamo sempre avuto come focus la sostenibilità finanziaria delle aziende”, ha affermato Fabrizio Testa, AD di Borsa Italiana. “Nel tempo per le imprese è diventata molto importante la sostenibilità a 360°, che promuoviamo attraverso varie iniziative. Siamo stati i primi in Europa, per esempio, a indire la Sustainability Week, dove tutti gli attori che sono impegnati a divulgare la sostenibilità a livello di quotate e non quotate si incontrano. Quest’anno saranno qua dal 4 al 7 settembre e tra i partecipanti ci sarà Sircle, che è uno dei nostri partner in questo ambito”.

Alle parole dell’amministratore delegato si aggiungono quelle di Patrizia Celia, Head of Large Caps, Investment Vehicles & Sustainable Finance Partnership di Borsa Italiana – Euronext: “Il nostro ruolo è anche educare le nostre società quotate a dialogare con gli investitori. Oggi questi ultimi ci dicono che i trend di ESG investing sono in crescita, che i firmatari dei principi per gli investimenti sostenibili sono in aumento, che sono oltre 120mila i miliardi di dollari di portafogli che vengono gestiti secondo criteri di sostenibilità. Le imprese vanno educate perché la sostenibilità venga considerata sempre più come una leva strategica di crescita e non un obbligo di reportistica e compliance”.

L’obiettivo dell’incontro a Palazzo Mezzanotte è infatti quello di portare a conoscenza di un numero sempre più alto di aziende la possibilità di approcciarsi in maniera propositiva a strategie sostenibili. Uno scopo che si è prefissata anche ELITE, come ha raccontato l’amministratrice delegata Marta Testi: “Supportiamo le piccole e medie imprese nel pianificare e nello strutturare la propria strategia di crescita, includendo come trasversali tra le varie dimensioni che tocchiamo proprio i temi di sostenibilità. Fare sostenibilità non vuol dire essere bravi e buoni, ma semplicemente trovare delle nuove modalità e dei nuovi business model per poter crescere all’interno di un ecosistema sempre più complesso”.

Sulla stessa scia sta lavorando Intesa Sanpaolo, che ha avviato un programma di sostegno per le piccole e medie imprese così da accompagnarle nella transizione sostenibile. “Lavoriamo su tre assi”, ha spiegato Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese dell’istituto bancario. “Il primo è quello dell’informazione e della formazione alle aziende, il secondo è quello della misurazione e il terzo è quello del sostegno agli investimenti. I momenti di incontro sono importantissimi per far sì che le imprese comprendano l’importanza della sostenibilità”.

Un ridotto impatto ambientale, un maggior bilanciamento tra costi e profitti, l’importanza della formazione e di una governance consapevole sono gli ingredienti alla base di una sostenibilità davvero di successo per le aziende. C’è però un altro fattore non meno importante: l’aspetto sociale. A sottolinearlo nel suo intervento è il Chief Innovability® Officer di Enel, Ernesto Ciorra: “È fondamentale rispettare le comunità in cui operiamo perché i nostri impianti stanno lì anche per cento anni, quindi bisogna costruire un rapporto virtuoso. Dobbiamo creare un valore anche per coloro che vivono nelle aree in cui investiamo dando non solo lavoro e sviluppo, ma opportunità di creazione di cultura. In questo modo potremo creare un valore condiviso per noi e per loro”.

Nel mondo che verrà e di cui si gettano le basi adesso, la consapevolezza che passa dalla formazione e dal rispetto delle culture altrui saranno motori di un cambiamento possibile. “Non c’è più tempo”, ha sottolineato Paolo Taticchi parlando delle strategie da attuare. Il 2030 fissato dalle Nazioni Unite come data per raggiungere obiettivi chiave per il futuro è dietro l’angolo e abbracciare con convinzione la sostenibilità è il passo che serve per dare una svolta netta e un’iniezione di fiducia alle generazioni del domani. – Fonte www.dire.it –

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Giornale digitale fondato nel 2022 con l’intento di offrire al territorio “Una voce oltre la notizia”. Nasce dall’esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti…

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