Un viaggio della speranza, un guasto improvviso, una multa inevitabile. Sembrava la fine del sogno per un uomo di origine polacca, rimasto bloccato sull’A1 nell’area di servizio La Macchia Ovest, nel territorio di Anagni, a causa di un problema alla sua auto.
L’uomo, senza famiglia e senza una meta precisa, aveva deciso di lasciare la Polonia per raggiungere Montecassino, dove pare fosse sepolto un suo antenato. Vive di piccole elemosine e, dopo il guasto alla sua auto, aveva sperato di poter sostare nell’area di servizio in attesa di trovare il denaro necessario per la riparazione. Tuttavia, la legge parla chiaro: nei piazzali degli autogrill le auto non possono restare più di 24 ore. Per questo, la Polizia Stradale è stata chiamata a intervenire.
Quando gli agenti sono arrivati sul posto, si sono trovati di fronte un uomo pacifico, disperato ma determinato a non abbandonare il suo veicolo. I poliziotti hanno contattato l’Ambasciata Polacca, che ha confermato che l’uomo non aveva precedenti penali e che la sua era semplicemente una storia di solitudine e speranza. Ma la legge è legge, e l’auto doveva essere rimossa.
A quel punto, la disperazione ha preso il sopravvento: il turista polacco ha visto il suo viaggio spezzarsi sotto i suoi occhi. Ma è qui che la vicenda ha preso una piega inaspettata. Gli agenti della Polizia Stradale di Frosinone hanno deciso di fare qualcosa di straordinario.
Hanno aperto i loro portafogli e, con una colletta spontanea, hanno raccolto i soldi per pagare la riparazione dell’auto. La cinghia di distribuzione è stata sostituita, e il turista ha potuto rimettersi in viaggio. Ma non solo: i poliziotti si sono anche fatti carico del pagamento della sanzione amministrativa, dimostrando che dietro una divisa ci sono uomini e donne dal cuore grande.
Un gesto che non solo ha permesso all’uomo di proseguire il suo cammino, ma che ha anche ricordato a tutti noi che la giustizia non è solo applicare le regole, ma anche saper guardare oltre, comprendere le storie e dare una mano a chi ne ha bisogno.