La pedonalizzazione di Corso della Repubblica a Cassino entra nel vivo tanto che il sindaco Enzo Salera ha chiamato a raccolta sia Acea, per quel che le compete – iniziando i lavori il 16 marzo prossimo nel tratto di Corso della Repubblica destinato a diventare isola pedonale – che le associazioni e le organizzazioni sindacali che tutelano i numerosi commercianti della città martire. Una decisione che però non sembra essere stata condivisa con l’opposizione come si evince da un comunicato al vetriolo diramato dal consigliere di minoranza, Benedetto Leone.
“La data, unitamente a quanto e come fare per contenere i disagi in particolare alle attività commerciali, è stata concordata con le organizzazioni sindacali Confcommercio e Comfimprese Italia in un incontro presieduto dal sindaco, Enzo Salera, tenutosi questa mattina nella sala Giunta del Comune – si legge in una nota dello staff del sindaco -. Vi hanno partecipato i neo assessori Maria Rita Petrillo e Pierluigi Pontone, il consigliere Rino Fiorentino e il dirigente dell’Area Tecnica, Mario Lastoria, per il Comune; Silvia Maria Pellegrini per Acea, Bruno Vacca, presidente Confcommercio Lazio Sud, Guido D’Amico, presidente nazionale ConfimpreseItalia, insieme al responsabile locale Giovanni Montariello, Florino Buffardi, vice presidente della Camera di Commercio Frosinone Latina, Laura Donfrancesco della Cna. Sono state vagliate attentamente le modalità di intervento sulla rete idrica e fognaria di quel tratto con l’obiettivo di contenere i tempi di ingombro dei marciapiedi e di parte della strada, nonché i disagi, inevitabili quando si dà mano a tali tipi di lavori. E’ stato concordato altresì, in un clima di collaborazione, di assicurare una gestione partecipata del problema. A tal fine, prima di dare avvio ai lavori, ci sarà un nuovo incontro, mentre si è dato vita ad uno specifico tavolo tecnico che monitorerà il corso dei lavori. Una riflessione collettiva è stata fatta, infine, in merito ai vantaggi, e anche alle incognite secondo qualcuno, dell’isola pedonale permanente, rispetto alla quale tutti hanno concordato che “dovrà essere attrezzata e accogliente”.
L’entusiasmo della maggioranza non viene condiviso, come detto dall’opposizione e Benedetto Leone del gruppo della Lega, affonda il coltello nella piaga politica ancora aperta: “Dopo aver perso le elezioni della Provincia, poi quelle della Regione e da poco anche le primarie nel suo partito, sarebbe il tempo per Salera di ritornare a occuparsi della città. Bisogna affrontare seriamente la chiusura di Corso della Repubblica, sperimentare una viabilità alternativa prima di far partire i lavori, incontrare i commercianti e i cittadini che abitano sul corso per raccogliere esigenze e preoccupazioni. Chiudere l’arteria principale della città, senza aver pianificato tutti questi passaggi antecedenti e prodromici, è pura follia. L’ho detto in questi mesi e continuo a ripeterlo anche oggi. Esiste una alternativa alla chiusura del corso della repubblica e si chiama piazza Labriola e piazza Toti”.
“È questa la grande area pedonale che andrebbe riqualificata e data nuova vita. Un intervento prioritario, che impatta meno sul tessuto economico del centro e soprattutto sulla vivibilità della città. Il Piano Urbano del Traffico risulta essere ancora dopo mesi un documento fantasma. Addirittura il Sindaco interpreta l’urbanistica a suo piacimento, trasformando il PUT in una sanatoria di interventi già fatti e che restano slegati tra di loro, quando invece andrebbe fatto tutto antecedentemente – prosegue ancora Leone -. Questo presuppone che il Sindaco abbia a monte una idea di città presente e futura, ma a quanto pare si continua ad amministrare con spot, a utilizzare risorse economiche per interventi e opere che restano isolate, ne è l’esempio lampante la corsia ciclabile in centro e la pista ciclabile per via Folcara. Due fallimenti che hanno creato però danni economici alle attività e alla vivibilità della città. Sindaco sei ancora in tempo, fermati sulla chiusura di Corso della Repubblica prima di aver definitivamente distrutto il centro della città e la sua economia”.