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L’Italia è sempre più povera: il numero degli indigenti cresce del 43% in 10 anni

Aumentano le famiglie in povertà assoluta, soprattutto tra i minori e i lavoratori precari: i dati del rapporto Caritas

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La povertà in Italia sta diventando un problema sempre più allarmante. Secondo il rapporto di Caritas, il numero di famiglie che vivono in povertà assoluta è aumentato del 43% negli ultimi 10 anni, raggiungendo quota 2,2 milioni di nuclei familiari. Questo fenomeno colpisce soprattutto i minori e i lavoratori precari con salari bassi.

I dati Istat, elaborati da Caritas, rivelano che oltre 5,7 milioni di persone vivono in povertà, pari al 9,8% della popolazione italiana. La situazione è particolarmente critica per le famiglie con minori, che rappresentano il 12% delle famiglie assistite dai centri Caritas.

La povertà è un problema complesso che non si limita alla sola mancanza di reddito. Il rapporto Caritas evidenzia come la povertà sia spesso accompagnata da altre fragilità, come la disoccupazione, la bassa scolarizzazione e l’isolamento sociale. Il 67% delle persone con più disagi rientra in una fascia di vulnerabilità medio-alta o alta.

Le disuguaglianze

Le disuguaglianze in Italia sono sempre più evidenti. Il 10% delle famiglie più facoltose possiede il 60% della ricchezza complessiva, mentre i 25 milioni di persone più indigenti hanno visto ridursi di oltre tre volte i propri averi. Le fasce più vulnerabili sono le donne, i giovani tra i 16 e i 34 anni residenti al Sud e i lavoratori con contratti part-time.

L’Italia è inoltre l’ultimo posto nella classifica OCSE per variazione dei salari reali medi tra il 1990 e il 2020, con un valore negativo del -2,9%. Questi dati preoccupanti richiedono un’attenzione costante e soluzioni concrete per contrastare la povertà e le disuguaglianze.

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