Meccanico massacrato a bastonate davanti al figlio: i motivi della feroce aggressione

Solo l’intervento del figlio maggiore del meccanico aveva permesso di evitare il peggio. All’alba il blitz della polizia e gli arresti

Sora – Massacrato a colpi di bastone davanti al figlio 15enne. Nella mattinata il blitz della polizia di stato che ha portato a quattro misure cautelari personali nei confronti dei responsabili del pestaggio, ai danni del meccanico di Sora, avvenuto nelle scorse settimane all’interno della sua officina alla periferia della città. La vittima, per le ferite riportate, era stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari riportando una prognosi di trenta giorni.

In due, armati di bastone, erano entrati nel pomeriggio all’interno dell’attività. Sotto gli occhi del minore inerme avevano pestato il padre. Solo l’intervento del figlio maggiore della vittima aveva permesso di evitare il peggio, con la chiamata alle forze dell’ordine prontamente giunte sul posto. Dopo la denuncia dell’uomo, che non si è lasciato intimorire, un’indagine lampo della Squadra Mobile della Questura di Frosinone e del Commissariato di polizia di Sora ha permesso di risalire ai motivi del pestaggio.

Il proprietario dei locali presso i quali la vittima svolgeva il suo lavoro di meccanico, pagando regolarmente l’affitto, voleva riappropriarsi dell’immobile per ingrandire la sua azienda dopo aver ricevuto fondi europei. Non potendo appellarsi ad irregolarità da parte dell’affittuario, l’uomo, incensurato, è passato all’intimidazione organizzando la spedizione punitiva. Servendosi di due fratelli, già noti alle forze dell’ordine, ha commissionato loro l’aggressione. Per rendere il tutto più incisivo e “convincente”, il mandante ha richiesto anche l’intervento di un elemento di spicco della criminalità sorana appartenente alla comunità Rom.

Al termine delle indagini, il GIP del Tribunale di Cassino, condividendo l’ipotesi investigativa prospettata dagli inquirenti ed in particolare dalla procura di Cassino, ha evidenziato “che le condotte si collocano in un contesto di diffusa illegalità dove la giustizia fai da te prevale sulla tutela dello Stato”.

Nella mattinata per il mandante sono scattati gli arresti domiciliari, i due esecutori del pestaggio sono finiti in carcere, mentre nei confronti dell’appartenente alla comunità Rom è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora nei comuni di Sora, Arpino ed Isola del Liri.

- Pubblicità -
Roberta Di Pucchio
Roberta Di Pucchio
Giornalista pubblicista

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

È morto l’avvocato Valerio Catenacci, Foro in lutto per la prematura scomparsa dello stimato legale

Atina - Il professionista, già assessore ai Lavori Pubblici del Comune, molto stimato, lascia la moglie e la giovane figlia

Willy Monteiro Duarte, cinque anni fa l’omicidio: oggi la sua città si stringe nel ricordo

Il giovane ucciso a Colleferro il 6 settembre 2020: momenti di raccoglimento e una serata con i ragazzi per non dimenticare

Suicidi, altre quattro vite spezzate da inizio estate: qualcosa si muove. Il progetto del Distretto B Frosinone

Presentato in Regione un "Protocollo d’Intesa per la prevenzione del suicidio e dei gesti autolesivi". Un punto di partenza

“Annuncio speciale da Meta”: attenzione alle truffe on-line. Tantissime le segnalazioni

Provincia - Truffe on-line, numerose le segnalazioni negli ultimi giorni: non aprire mai i link in allegato a messaggi sospetti

Cassino piange Maria Di Pascale, l’ispettore superiore della Polizia muore a 59 anni: domani i funerali

I funerali si terranno sabato 6 settembre alle ore 15:00 presso la Chiesa di Sant’Antonio nella città martire

Vagava sola e in stato confusionale, paura per un’anziana scomparsa dalla mattina: il lieto fine

Frosinone - Gli agenti di Polizia, impegnati nei controlli, si sono subito accorti della situazione e hanno avviato le procedure di soccorso
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -