Medicina termale integrata, a Fiuggi un convegno sul connubio tra acqua e salute

L'appuntamento, presso la Sala Bonifacio VIII della Palazzina Medica, è promosso dal Dipartimento Benessere di OPES Italia

L’acqua è la sostanza maggiormente presente nel corpo umano, del quale costituisce circa il 55 %. Acqua che è importante, anzi fondamentale, per la nostra salute, per questo non poteva esserci un luogo migliore, se non Fiuggi per ospitare un importante convegno dal titolo Medicina termale integrata – Terme di Fiuggi: Tradizione Popolare ed eredità storica da rivalutare e consolidare, in programma oggi, sabato 24 giugno, presso la Sala Bonifacio VIII della Palazzina Medica, promosso dal Dipartimento Benessere di OPES Italia, a cura della sua Responsabile Nazionale la Dr.ssa Paola Bruni. Una mattinata intensa che vedrà la presenza di diversi rappresentanti del mondo scientifico confrontarsi su vari aspetti del rapporto tra essere umano e acqua, analizzato secondo aspetti molti diversi tra loro.

Si va dall’esperienza del dottor Emoto Masaru, lo studioso giapponese morto nel 2014, noto per i suoi esperimenti sulla memoria dell’acqua (teoria secondo la quale esisterebbe una relazione tra i pensieri umani e vari stati dell’acqua) all’importanza di una corretta idratazione. A questo proposito il dottor Gianluca Latino darà una dimostrazione pratica su come reagisce un corpo quando viene reidratato. Per questo esperimento si servirà di una sua assistente che arriverà al convegno parzialmente disidrata, poi con l’ausilio di un apparecchio ecografo – collegato ad un schermo – mostrerà ai presenti qual è l’effetto benefico che produce l’introduzione di acqua nel corpo, in particolare nella vena cava.

Parlare di acqua a Fiuggi comporta necessariamente soffermarsi anche su quello che è l’aspetto termale e sulle caratteristiche terapeutiche delle sue acque, conosciute in Italia e all’estero. Un vero e proprio oro liquido, che è parte integrante della storia di questa città laziale. ll nome Fiuggi probabilmente deriva dalle felci – “fiugy” in dialetto – che crescevano nei boschi circostanti o, secondo alcuni, per la sua acqua che “fugge” velocemente dall’organismo.

A Fiuggi ci sono ben due stabilimenti termali: la fonte Anticolana e le Terme di Bonifacio, che prendono il nome da papa Bonifacio VIII, dedicate al pontefice che che, dalla vicina Roma, veniva qui per curare la sua calcolosi renale; altro personaggio famoso che fece ricorso ai benefici di queste acque fu Michelangelo che nel 1549 venne a Fiuggi per curare quello che lui stesso chiamava “mal di pietra”. La bontà di queste acque era nota già in epoca antica ed hanno contribuito non poco nel determinare la fortuna di questa località. Anche i romani, che chiamavano la zona “Fons Arilla”, ne conoscevano e sfruttavano i benefici, come dimostrato anche dai ruderi di costruzioni e resti di vie romane rinvenuti in prossimità delle sorgenti.

Ma venendo ai giorni nostri, dopo l’inaugurazione della Fonte Bonifacio VIII (1911) Fiuggi accolse anche la famiglia reale e alcuni dei più alti esponenti della politica, dell’arte, dell’aristocrazia e della finanza. Dopo anni, bruscamente interrotti dalla seconda guerra mondiale, il susseguirsi di gestione delle Terme e in fine la pandemia, hanno visto abbandonare la visita a queste acque così importanti. Oggi le Terme di Fiuggi, accreditate presso il Servizio Sanitario Nazionale, sono pronte a lasciarsi alle spalle questi anni difficili e ad accogliere nuovamente il pubblico per offrire loro, ancora dopo secoli, il più naturale dei rimedi per la cura delle calcolosi delle vie urinarie e sue recidive. Non solo salute e cura, il rilancio delle terme rappresenta anche un rilancio dal punto di vista turistico di Fiuggi e dei suoi dintorni e questo convegno vuole essere anche un tassello a favore di questa rinascita delle Terme di Fiuggi e della loro valenza curativa e turistica.

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