Migranti, accordi con l’India e inchiesta Covid: l’intervento di Ottaviani su Sky

L’onorevole della Lega, segretario della commissione Bilancio della Camera dei Deputati, è stato ospite alla trasmissione Start

L’onorevole Nicola Ottaviani (Lega), segretario della commissione Bilancio della Camera dei Deputati, è stato ospite di “Start”, la trasmissione condotta da Roberto Inciocchi, sul canale SkyTg24 per parlare di varie tematiche dalla politica estera, alla recente tragedia di Crotone per finire con l’inchiesta sulle misure adottate nella fase più acuta della pandemia.

Sulla recente visita del presidente del Consiglio Meloni in India, l’onorevole Ottaviani ha detto che: “Alla base di tutto c’è un ragionamento importante in cui l’Italia finalmente va a recitare un ruolo da protagonista e non di mera comparsa. Il ragionamento è molto semplice: l’India ha una popolazione di 1,4 miliardi di persone, praticamente la stessa della Cina. In virtù di ciò è da considerarsi una potenza cui bisogna guardare con attenzione, soprattutto in sede di accordi bilaterali. Tutto questo, per il nostro Paese, può tradursi in cooperazioni di carattere commerciale con contratti importanti per le nostre imprese, specialmente quelle a partecipazione pubblica, e in collaborazioni strategiche in altri ambiti. In più, l’India, proprio in virtù della sua forza, può rappresentare un elemento fondamentale nello scacchiere diplomatico internazionale per risolvere alcune crisi come quella, ad esempio, russo-ucraina. L’iniziativa del presidente Meloni, del governo di centrodestra, è la certificazione di una stagione di protagonismo dell’Italia a livello internazionale, di un’Italia che non è più al traino di altri Paesi e che, invece, vuole essere un interlocutore di peso sugli scenari mondiali”.

“Sulla tragedia di Crotone – ha detto Ottaviani –  ritengo che si imponga, innanzitutto, un momento di raccoglimento di fronte alla perdita di vita umane. Anche se fosse stata una sola vittima, sarebbe stata una tragedia, figuriamoci 70 esseri umani, vittime di mercanti ed aguzzini del mare. Dopodiché è necessaria  un’analisi seria ed approfondita. E’ doveroso e giusto che la magistratura apra un fascicolo di inchiesta e verifichi se nella filiera delle responsabilità ci siano stati omissioni o errori colposi e dolosi. Tuttavia, trovo francamente ingiustificabile che si vogliano addossare, a tutti i costi, al governo delle colpe dirette su ciò che è successo. Non è il governo che decide se intervenire alle 4 del mattino in una zona Sar, in emergenza, poiché sappiamo che l’assistenza in mare è sempre obbligatoria. Ci sono poi i regolamenti operativi che stabiliscono il da farsi. Da quando il governo Meloni si è insediato, ci sono stati 40.000 sbarchi, un dato che smentisce una certa narrazione che vuole l’Italia con il fucile spianato nei confronti dei migranti. E’ vero, invece, che Weber, il presidente del Ppe, e non il governo italiano, ha auspicato, ad esempio, la realizzazione di hotspot in alcuni Paesi per monitorare i flussi migratori ed evitare che accadano tragedie come quella di Crotone, proprio perché stiamo parlando di una problematica europea e non italiana”.

Infine sull’inchiesta della procura di Bergamo, Ottaviani ha detto che “la magistratura è corretto che verifichi se tutto sia stato fatto secondo quanto previsto dalle norme e dai protocolli. E’ auspicabile che non vi sia una deriva politica e mediatica che possa distorcere la serenità delle valutazioni”.

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