Morbillo: da inizio anno 227 casi, l’88,7% in pazienti non vaccinati: il bollettino

L’età mediana dei casi è pari a 32 anni; tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni

Dal 1° gennaio al 31 marzo 2025 in Italia sono stati notificati 227 casi di morbillo, di cui 76 nel mese di gennaio, 69 a febbraio e 82 a marzo. È quanto emerge dal numero di aprile 2025 del bollettino periodico Morbillo & Rosolia News curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale del morbillo e della rosolia.

Il 10,6% sono casi importati. Sono 15 le Regioni/PPAA che hanno segnalato casi, di cui quattro hanno segnalato oltre la metà dei casi. L’incidenza più elevata è stata osservata in Liguria (39,8/milione abitanti) seguita dalla Sicilia (37,5/milione), dalla P.A. di Bolzano (37,2/milione) e dalle Marche (35/milione). L’età mediana dei casi è pari a 32 anni; tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni e sono stati segnalati otto casi in bambini con meno di un anno di età, troppo piccoli per essere vaccinati.

L’88,7% dei casi non era vaccinato al momento del contagio. Circa un terzo dei casi ha riportato una complicanza, di cui le più frequenti sono state l’epatite/aumento delle transaminasi (11,9%) e la polmonite (11,5%). Sono stati segnalati due casi di encefalite. La trasmissione è avvenuta principalmente in ambito familiare ma sono stati segnalati anche casi acquisiti in ambito sanitario (nosocomiale o ambulatorio medico), e 21 casi in operatori sanitari. Tra il 1° gennaio 2025 e il 31 marzo 2025 non sono stati segnalati casi di rosolia. – Fonte ISS.

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