Motori, Stefano Peroni da…bis! È lui il vincitore della Guarcino-Campocatino

Un finale col brivido per il forte driver fiorentino che è stato protagonista di un testacoda sul tratto finale di Gara 2

È Stefano Peroni sulla Martini MK32 il vincitore della cronoscalata Guarcino – Campocatino, terza prova del Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche andato in scena ieri nello splendido territorio tra il comune Guarcino e la nota località sciistica di Campocatino. Un finale col brivido per il forte driver fiorentino che è stato protagonista di un testacoda sul tratto finale di Gara 2 dove, l’alfiere della Bologna Corse, si è trovato alle prese con un fondo ancora umido a causa della pioggia caduta incessante nella giornata di ieri. Peroni jr ha quindi vinto Gara 1, mentre la seconda manche veniva vinta da Massaglia, ma con il risultato a favore del primo per somma dei tempi. “Sono felicissimo – ha detto Stefano Peroni – perché il finale è stato davvero da brividi. Ho fatto un testacoda alla postazione 29, praticamente sul finale di gara. Mi si è spenta la macchina ed ho dovuto per tre volte innestare la retromarcia. Ero convinto di aver perso molto tempo, invece per fortuna la somma dei tempi ha giocato a mio favore consentendomi di ottenere la vittoria della gara”. La manifestazione, organizzata dalla Safety Drive School con il supporto dell’Automobile Club di Frosinone e coordinata dal direttore di gara Fabrizio Bernetti ha visto infatti alterne condizioni meteorologiche, con il vento e la pioggia protagoniste delle prove ed un timido sole e percorso quasi asciutto nella giornata di gara. A fine gara 2 è tornata la pioggia quando le vetture stavano però già in parco chiuso.

La seconda piazza della Classifica generale e il primato di 4 Raggruppamento sono andati al torinese Mario Massaglia che sulla Osella PA 9/90 made in Di Fulvio ha guidato in maniera redditizia vincendo il derby con il pisano Piero Lottini e allungando in classifica di Campionato. Anche per Massaglia rischio sul finale di Gara 1 quando ha trovato Alessandro Trentini sulla Lucchini SN fermo in traiettoria dopo una girata.

“Sono felice del risultato – ha detto Massaglia – perchè dopo la sfortuna di Sarnano ero a caccia di punti preziosi in ottica tricolore. Peccato per la bandiera gialla in Gara 1 ma va bene così. La macchina preparata dal team Di Fulvio si è comportata in maniera impeccabile ed io ho cercato di evitare errori, cosa non facile su questo percorso che rimane in ogni caso uno dei più belli e particolari del campionato”.

A completare il podio della Classifica Generale e il primato del 3 Raggruppamento è l’esperiente Loris Giuliano Peroni che si è detto molto soddisfatto nell’aver abbassato il proprio riscontro cronometrico di una quindicina di secondi tra una manche e l’altra. Raggruppamento completato dal campano Gaetano Palumbo su Fiat X1/9 della Scuderia Vesuvio e dal laziale Massimo Campogiani su Golf GTI.

Quarta piazza in generale e secondo riscontro in 4 raggruppamento per il pisano Piero Lottini, su Osella PA 9/90 preparata dal Team Bonucci che si è detto divertito per aver portato a termine la gara in un raggruppamento molto combattuto che ha visto quale terzo classificato il reatino Michele Rinaldi su Fiat Abarth 130 TC della Valdesa Classic.

Sesta piazza dell’ipotetica generale e seconda piazza di 5 raggruppamento per il lucano Antonio Lavieri sull’altra monoposto Martini MK32 Antonio Lavieri, con il pilota di Montegiorgio Alberto Mattii che ha guidato la non semplice De Santis F850.

Ha confermato il proprio stato di forma nonostante una guida più conservativa il modenese Giuliano Palmieri, che sulla sempre ammirata De Tomaso Pantera della Bologna Corse ha conquistato il primato di 2 Raggruppamento davanti a Mario Straffi su Fiat 128 per i colori della EMRO Competition e Ghost su AMS 176 della Valdesa Classic. A completare la TOP Ten dell’ipotetica classifica generale con il primato del 1 Raggruppamento è il pesarese alfiere della Bologna Corse Sandro Rinolfi sulla sempre agile e performante Morris Mini Cooper S, sulla quale l’organizzatore della Coppa Faro non è riuscito ad evitare qualche sbavatura di guida sull’umido del tratto finale del percorso.

A fine gara, gli organizzatori prima della cerimonia del podio hanno voluto tributare un minuto di raccoglimento in onore delle vittime dell’alluvione che ha investito in queste ore l’Emilia Romagna.

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