Grande partecipazione e interventi di alto livello e soprattutto un messaggio forte, concreto e condiviso: il convegno “Non solo il 25 novembre”, organizzato dal direttivo cittadino di Forza Italia Veroli insieme al coordinamento provinciale di FI Giovani Frosinone, ha rappresentato un vero momento di crescita civile e di unità contro la violenza sulle donne. Un appuntamento che ha voluto ribadire un principio semplice ma potente: le donne devono essere libere. Libere di essere ciò che vogliono, di amare o di non amare più, di dire no, di cambiare vita e di ricominciare.
Significativi gli interventi istituzionali. Il sindaco di Veroli, Germano Caperna, ha aperto i lavori confermando la massima disponibilità dell’amministrazione a lavorare insieme per contrastare la violenza di genere, ribadendo il fatto che questo è un problema che ci riguarda tutti, indistintamente. A seguire, il sindaco di Anagni, Daniele Natalia, ha sottolineato la necessità di affrontare il fenomeno della violenza sulle donne in modo più ampio e strutturato, richiamando l’attenzione sulla necessità di studiare a fondo anche le cause che portano alcuni uomini a diventare violenti proponendo l’istituzione di un tavolo di lavoro che coinvolga amministrazioni, associazioni e cittadini. Un percorso condiviso per analizzare tutte le dimensioni del problema e coordinare nuove azioni concrete, oltre a quelle già esistenti.
Molto importante anche l’intervento del Senatore della Lega Gianfranco Rufa, membro della Commissione parlamentare sui femminicidi, che ha approfondito i temi legati al Codice Rosso e ha rivendicato l’istituzione del reddito economico destinato alle donne vittime di violenza domestica, già introdotto grazie al suo impegno parlamentare.
Il convegno ha affrontato l’argomento da ogni prospettiva, grazie ai contributi dell’avvocato Maria Mantova, del Dott. Alessandro Mura – Psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista e Membro permanente dell’Istituto Svizzero di Micropsicoanalisi (ISM) – e di Martina Sperduti, Coordinatore regionale del Dipartimento Disabilità e Sociale di FI, che hanno fornito risposte chiare alle tante domande che una donna si pone prima e dopo la denuncia: a chi rivolgersi? cosa accade dopo? chi può tutelarla? quali sono i segnali da non sottovalutare? Domande cruciali che hanno trovato spiegazioni concrete e rassicuranti.
Molto apprezzati anche gli interventi dei giovani di FI Giovani Frosinone – il Coordinatore Provinciale Gianfranco Di Renzo e Claudia Angelisanti, coordinatrice per la città di Ferentino – che hanno portato all’attenzione fenomeni sempre più diffusi tra le nuove generazioni: revenge porn, violenza online, offese sessiste sui social, oltre al dramma degli orfani di femminicidio e della violenza assistita dai minori.
Un messaggio di rinascita
“Il messaggio principale che volevamo lanciare è quello della rinascita” ha dichiarato Adelina Mihaylova, vice segretario di FI Veroli e promotrice dell’evento. Una rinascita rappresentata anche dalle tante donne presenti che, con la loro testimonianza, hanno mostrato che la forza femminile è una risorsa inarrestabile.
Il Segretario Provinciale di FI Frosinone, Rossella Chiusaroli, ha esortato le donne a credere nel proprio valore e a prendersi ciò che meritano, superando la logica delle quote rosa: “Le donne hanno già tutto per essere leader: nelle aziende, nella politica e nella vita”.
Una testimonianza intensa e motivazionale è arrivata da Silvia D’Epiro, mamma e imprenditrice, che ha invitato le donne a seguire i propri sogni senza paura, di iniziare, di fare il primo passo, perché “facendo, si aprono strade e si incontrano le persone giuste”.
Daniela, la donna coraggio
Il momento più toccante della giornata è stato il racconto di Daniela Capaldi, vittima per otto anni di violenze gravissime. La sua testimonianza ha commosso la sala, uomini e donne, ricordando a tutti che uscire da un incubo è possibile. Per il coraggio dimostrato, Daniela ha ricevuto il primo premio “Donna Coraggio”, istituito proprio per valorizzare le donne che trovano la forza di spezzare il silenzio.
L’impegno condiviso da tutti i relatori è chiaro: non fermarsi al 25 novembre. Così come recita il titolo dell’iniziativa, la lotta alla violenza sulle donne deve essere costante durante tutto l’anno. Per questo verrà redatto un vademecum, ricco di informazioni utili e contatti, da distribuire in tutta la provincia. “Il nostro obiettivo – ha concluso Mihaylova – è offrire strumenti concreti a tutte le donne che ancora oggi vivono situazioni di violenza. Perché nessuna sia più sola.”
Un convegno che non solo ha lasciato un segno, ma ha posto le basi per un percorso collettivo di consapevolezza, collaborazione e speranza.