Un nuovo volto per gli spazi interni della Casa Circondariale di Frosinone: Seconda Chance, associazione che promuove la legge Smuraglia (193/2000) che offre agevolazioni a chi assume detenuti, e la Casa Circondariale di Frosinone, in collaborazione con IKEA Roma, hanno inaugurato ieri i nuovi ambienti dedicati alle persone in regime di semilibertà e ammesse al regime di lavoro all’esterno (articolo 21 O.P.)
Questo progetto di rinnovamento, concepito come parte di un più ampio percorso di reinserimento sociale, mira a trasformare gli ambienti carcerari in luoghi che favoriscano la socialità, lo studio e la crescita personale. Grazie all’impegno congiunto delle istituzioni e della comunità, questi spazi offrono opportunità concrete di recupero, mirate a sostenere i detenuti nel loro cammino verso l’autonomia e il reintegro nella società.
Nuovi ambienti per 11 detenuti
I nuovi ambienti, che accolgono 11 uomini detenuti in regime di semilibertà o lavoro all’esterno (articolo 21 O.P.), sono stati arredati con mobili donati da IKEA Roma, pensati per le specifiche finalità del luogo.
In particolare, sono stati allestiti una cucina condivisa, un’aula studio con postazioni scrivania e libreria, il cortile esterno e gli spazi comuni di socialità, che favoriranno l’interazione tra i detenuti. Per l’area destinata all’incontro padri/figli IKEA ha donato tavoli, sedie e giochi trasformandola in un luogo più caldo e ospitale, capace di custodire momenti di vicinanza e serenità.




La cerimonia inaugurale
La cerimonia di inaugurazione ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni, tra cui Giacinto Siciliano, Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Lazio, Abruzzo e Molise, e Anna Del Villano, Direttore Reggente della Casa Circondariale di Frosinone. Oltre a Flavia Filippi, Presidente Seconda Chance, Ida Petricci, Operatrice Seconda Chance Frosinone, Ivan Gardini, Market Manager IKEA Porta di Roma, Mimma Pecora, Sustainability Leader IKEA Roma e alcuni detenuti del reparto semiliberi/art. 21 O.P.
I commenti
“L’opportunità, che IKEA Roma ci ha donato, dà ulteriore sprint al team di Seconda Chance profondamente legato al Carcere di Frosinone. Con la nostra Associazione del Terzo Settore focalizzata sul reinserimento socio lavorativo di detenuti ed ex detenuti abbiamo procurato finora 650 offerte di lavoro sull’intero territorio nazionale. Ma siamo concentrati anche sul tentativo di migliorare le condizioni detentive dei ristretti e il riuscitissimo esperimento di Frosinone ci rende felici e speranzosi di poter proseguire questo splendido percorso” ha dichiarato Flavia Filippi, Presidente di Seconda Chance.
“Siamo davvero grati a Seconda Chance e IKEA Roma per l’attenzione e la sensibilità dimostrate nei confronti dei detenuti e del personale del nostro Istituto e, più in generale, della realtà del carcere. Gli ambienti arredati da IKEA Roma presso il reparto semiliberi/art. 21 rappresentano oggi per i detenuti un beneficio concreto, perché consentono loro di sperimentare spazi di autonomia nella gestione collettiva della vita quotidiana e li avvicinano alla prospettiva della vita libera.” ha affermato Anna Del Villano, Direttore Reggente della Casa Circondariale di Frosinone. “Oltre al dato puramente materiale, la donazione ha comportato un’importate iniezione di fiducia sia per noi che lavoriamo ogni giorno in Istituto, sia per i detenuti, che vedono oggi una società esterna interessata ai loro bisogni e pronta ad accoglierli al termine dell’esecuzione della pena”.
“Da sempre la visione che guida IKEA è quella di creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza delle persone,” ha sottolineato Ivan Gardini, Market Manager di IKEA Porta di Roma. “Essere parte di un progetto come questo è un onore, perché ci permette di creare spazi che possano restituire speranza e dignità. Crediamo che un ambiente accogliente, funzionale e stimolante possa davvero fare la differenza nella vita di ognuno di noi.”
Questo progetto conferma l’impegno della Casa Circondariale di Frosinone e di Seconda Chance nel promuovere percorsi di recupero e reinserimento sociale per i detenuti, creando ambienti che non siano solo luoghi di detenzione, ma anche di crescita e di trasformazione personale.