La decisione della Corte di Cassazione ha riacceso la speranza nella famiglia di Serena Mollicone. La sentenza ha annullato le assoluzioni pronunciate in appello nei confronti di Franco Mottola, della moglie Anna Maria, del figlio Marco e degli altri imputati, disponendo un nuovo processo. Un verdetto che rappresenta un punto di svolta dopo oltre vent’anni di attesa per la verità. A esprimere tutta la sua emozione è stato Antonio Mollicone, fratello di Guglielmo, il padre di Serena, che fino alla sua scomparsa ha lottato senza sosta per ottenere giustizia:
“È il crepuscolo della loro onnipotenza. San Paolo dice: ‘Questi ridono delle cose di cui dovrebbero vergognarsi’”. Un riferimento forte, che lascia intendere quanto la battaglia per la verità sia stata lunga e piena di ostacoli. Anche Consuelo Mollicone, sorella di Serena, ha commentato la sentenza con parole cariche di significato: “Il primo pensiero va a mia sorella e a mio padre, che oggi non possono essere qui a vedere questo momento. Noi continuiamo ad avere fiducia nella giustizia, dopo 24 anni di attesa oggi si riaccende la speranza”. A lei si unisce lo zio Antonio Mollicone, che ha sempre sostenuto la ricerca della verità: “Abbiamo sempre creduto nella giustizia, e questa sentenza ci dà nuovo slancio. Continueremo ad aspettare con fiducia”.
Dopo due decenni di battaglie giudiziarie e di determinazione incrollabile da parte della famiglia Mollicone, il caso si riapre. Ora il nuovo processo sarà l’occasione per fare luce, una volta per tutte, sulla tragica morte di Serena.