Omicidio Romina De Cesare: Pietro Ialongo resta in carcere

Nessuna misura meno afflittiva per il 38enne di Cerro al Volturno reo confesso del brutale assassinio della sua ex fidanzata

Omicidio Romina De Cesare, Pietro Ialongo resta in carcere. Nessuna misura meno afflittiva per il 38enne di Cerro al Volturno reo confesso (davanti ai pm di Latina e Frosinone e alla presenza di avvocato d’ufficio) del brutale assassinio della sua ex fidanzata, Romina De Cesare, consumato nella notte tra il 2 e il 3 maggio scorsi nell’appartamento di via del Plebiscito a Frosinone”. La ha deciso  il Tribunale del Riesame di Roma

«Il Riesame ha confermato l’ordinanza – spiega l’avvocato Mercolino -, è intervenuto sulle lacune che potevano esserci: sono state ritenute fondate le richieste del pm e le motivazioni addotte dal giudice. Non ritengo ci siano profili per un eventuale giudizio di legittimità». I magistrati hanno, quindi, ritenuto inidonee le misure meno afflittive chieste dalla difesa: sullo sfondo, ovviamente, le modalità del delitto, dalle quali ricavano la pericolosità di Ialongo.

«Il Tribunale ritiene che ci siano esigenze cautelari che non siano tutelabili con i domiciliari e nemmeno con il braccialetto elettronico, che le misure meno afflittive siano inidonee», rimarca ancora l’avvocato Mercolino. Le esigenze cautelari che venivano considerate nell’ordinanza di custodia cautelare vengono quindi ribadite: la possibile reiterazione del reato e soprattutto il pericolo di fuga. L’istanza al Riesame, avanzata dalla difesa per chiedere la scarcerazione o, in subordine, i domiciliari o il ricovero in una residenza sanitaria assistenziale sarebbe stata fondata anche su alcuni elementi emersi nel corso delle indagini: la condotta di Ialongo, quella notte, sarebbe incompatibile con la volontà di fuggire. Scappato dal luogo del delitto in auto, poi abbandonata. Senza soldi, che invece sarebbero stati nelle sue disponibilità, lasciati nell’appartamento. Con sé, Ialongo quella notte aveva solo le fascette con le quali ha tentato il suicidio e i bigliettini con i quali nei fatti annunciava il desiderio di farla finita e confessava l’omicidio. «Non volevo ucciderla, io la amo», aveva scritto in quello che avrebbe dovuto essere il suo testamento. Per i giudici, però, quei tentativi posti in essere con l’obiettivo di togliersi la vita sarebbero catalogabili come atti dimostrativi.

L’avvocato Mercolino si prepara ad avanzare la richiesta di trasferimento nel carcere di Isernia così da consentire rapporti più frequenti con la sua famiglia. E poi, con molta probabilità, un nuovo incidente probatorio in merito al quale starebbe acquisendo la documentazione necessaria, valutando anche di affidarsi ad un consulente. «Nel corso del colloquio l’ho trovato silenzioso, laconico, provato. E quando stavo per andare via mi ha chiesto di restare ancora un po’, per fargli compagnia» racconta Mercolino. Che è già al lavoro per fare in modo che Ialongo sia almeno più vicino ai suoi familiari.

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Giornale digitale fondato nel 2022 con l’intento di offrire al territorio “Una voce oltre la notizia”. Nasce dall’esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti…

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Phishing, sul web corre la truffa che sfrutta il logo dei carabinieri: come non cadere nella trappola

È stata rilevata una campagna che utilizza false convocazioni giudiziarie a firma "Comando Carabinieri per la tutela dell'informatica"

Regione – Con un’accetta si accanisce sull’ex della figlia: notte di sangue e violenza in strada

Terracina - La vittima ha riportato gravi lesioni craniche, mentre l’aggressore si è consegnato spontaneamente alla Polizia

Cassino – Caos in centro, extracomunitario semina il panico tra la gente e finisce nei guai

L’episodio si inserisce all’interno di un più servizio straordinario di controllo del territorio che ha visto impegnati gli agenti di polizia

È morto l’avvocato Valerio Catenacci, Foro in lutto per la prematura scomparsa dello stimato legale

Atina - Il professionista, già assessore ai Lavori Pubblici del Comune, molto stimato, lascia la moglie e la giovane figlia

Willy Monteiro Duarte, cinque anni fa l’omicidio: oggi la sua città si stringe nel ricordo

Il giovane ucciso a Colleferro il 6 settembre 2020: momenti di raccoglimento e una serata con i ragazzi per non dimenticare

Suicidi, altre quattro vite spezzate da inizio estate: qualcosa si muove. Il progetto del Distretto B Frosinone

Presentato in Regione un "Protocollo d’Intesa per la prevenzione del suicidio e dei gesti autolesivi". Un punto di partenza
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -