Amici e familiari di Thomas Bricca si sono radunati nella mattinata davanti al Tribunale di Frosinone. Su un grande striscione bianco hanno scritto a chiare lettere: “La dignità di una città esige giustizia per il suo Tommy”. Un presidio composto e silenzioso, guidato dallo zio del giovane, Lorenzo Sabellico, mentre nelle aule del Palazzo di Giustizia era in corso l’udienza per decidere sulla richiesta di rito abbreviato avanzata dai legali di Roberto e Mattia Toson, padre e figlio in carcere dal 18 luglio scorso con l’accusa di aver ucciso, in concorso tra loro, il diciannovenne freddato con un colpo di pistola alla testa il 30 gennaio 2023 ad Alatri.
Il Gup Palmieri, ha dichiarato inammissibile l’istanza di giudizio abbreviato condizionato. Si va così in Corte d’Assise per l’udienza del prossimo 2 febbraio. Se la richiesta fosse stata accolta avrebbe potuto garantire a Roberto e Mattia Toson uno sconto di pena e quindi l’impossibilità a essere condannati all’ergastolo.
Udienza al cardiopalma quella di stamattina: a chiedere la formula alternativa erano stati gli avvocati dei Toson, Umberto Pappadia e Angelo Testa, che puntavano alla derubricazione del reato di omicidio volontario. In aula erano presenti anche i familiari di Thomas; la madre, Federica Sabellico, con il legale Nicola Ottaviani e il padre, Paolo Bricca rappresentato dall’avvocato Marilena Colagiacomo. Poco fa la decisione: niente rito abbreviato per i presunti assassini.
“Sono soddisfattissimo. Dopo tanto dolore una risposta che aspettavamo con ansia. Non avevo dubbi che saremmo riusciti ad ottenere questo risultato anche se è stata una notte tormentata. Ce l’abbiamo fatta. – È il commento a caldo di Paolo Bricca- Grazie al mio avvocato Marilena Colagiacomo che è stata grandiosa. La giustizia sta facendo il suo corso. Arriveremo alla verità, ne sono certo. E chi ha ucciso Thomas avrà ciò che merita, il posto dei Toson è in carcere”.