Dovrà restare in Italia a disposizione della procura il corpo di Yirelis Pena Santana, la 34enne dominicana assassinata a Cassino lo scorso 27 maggio. Il magistrato titolare dell’inchiesta, Maria Beatrice Siravo, ha concesso il nulla osta per lo svolgimento dei funerali ma non ha autorizzato, al momento, il trasferimento della salma a Santo Domingo.
Una decisione che si è resa necessaria in quanto le indagini sono ancora in corso e non è da escludere che possano essere disposti ulteriori accertamenti medico legali. Perché se la brutalità dell’omicidio è stata accertata, così come è stato assegnato alla Giustizia il presunto assassino, il 26enne Sandro Di Carlo, ciò che sfugge agli inquirenti sono alcuni aspetti. Elementi secretati, quelli rinvenuti all’interno dell’appartamento al secondo piano di via Pascoli, che potrebbero dare una chiave di lettura diversa al movente.
Nei giorni scorsi gli investigatori della Squadra Mobile hanno ascoltato la donna con cui Sandro Di Carlo avrebbe trascorso le ore successive alla mattanza di Yirelis che – lo ricordiamo – è stata massacrata di botte e poi finita a colpi di lama. Si tratta di una coetanea residente in provincia di Roma che era ignara di quanto accaduto. La donna non è indagata.