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Oncologica e diabetica attende un anno per una visita: appuntamento annullato all’ultimo momento

La donna si sarebbe dovuta recare domani per la visita presso la Casa della Salute di Pontecorvo. Oggi la chiamata: tutto annullato

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Pontecorvo – Una storia che lascia sgomenti quella denunciata dal figlio di una paziente oncologica e diabetica in cura presso il centro diabetologico di Sora. La donna, considerata a tutti gli effetti una paziente fragile, era in attesa dal 25 giugno 2024 di sottoporsi a un esame del fondo oculare, fondamentale per monitorare eventuali complicanze legate al diabete.

L’appuntamento, fissato presso la Casa della Salute di Pontecorvo, era stato finalmente confermato circa una settimana fa, con data prevista per domani, mercoledì 5 giugno 2025 — l’unica data utile comunicata alla paziente dopo circa un anno di attesa. Ma questa mattina è arrivata la doccia fredda: una telefonata dalla Asl di Frosinone ha comunicato l’annullamento della visita che dovrà essere riprogrammata a data da destinarsi. A riferirlo è il figlio della donna che parla dell’ennesimo disservizio legato, a quanto pare, alla mancanza di medici disponibili. Questo è quanto sarebbe infatti stato comunicato alla madre.

Una visita così importante per una persona in condizioni cliniche già compromesse, dopo un anno di attesa, può essere annullata il giorno prima? A quanto pare sì. E stiamo parlando di una paziente oncologica e diabetica che ha bisogno di questo esame per prevenire possibili danni irreversibili alla vista. Rimandare ancora, senza neppure una nuova data certa, equivale a mettere a rischio la sua salute.

Sanità in affanno. Le passerelle non bastano

Il caso riaccende i riflettori sulle difficoltà della sanità pubblica in provincia di Frosinone, e non solo, dove spesso la carenza di personale compromette la continuità delle cure per i pazienti più fragili. Le passerelle continue di politici locali e regionali, senza risposte concrete ai problemi più urgenti, non incantano più. Non incantano soprattutto i malati e le loro famiglie che ogni giorno combattono per un diritto inviolabile: quello alla salute.

La speranza della famiglia della donna ora è una sola: che l’appuntamento venga riprogrammato con urgenza, prima che la situazione possa degenerare ulteriormente.

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