A partire dal 1° novembre 2025, chi vuole prendere la patente B dovrà mettere in conto qualche spesa in più. È una decisione ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, arrivata con un decreto pubblicato il 10 ottobre di quest’anno. Insomma, non è una voce di corridoio: è tutto nero su bianco.
Perché aumentano i costi
Il cambiamento nasce dal bisogno di rendere più omogenei i compensi e le regole tra le diverse autoscuole italiane. Finora, infatti, ogni zona aveva le sue tariffe e modalità di rimborso per gli esaminatori. Ora, invece, tutto viene uniformato. Gli esaminatori riceveranno un compenso fisso di circa 275 euro per ogni sessione pratica, che verrà suddiviso tra i candidati. In questo modo non si terrà più conto dei chilometri percorsi o della distanza delle sedi d’esame, ma si applicherà un sistema uguale per tutti. A questo si aggiunge un’altra novità: il numero minimo di ore di guida obbligatorie sale da 6 a 8. Una misura pensata per migliorare la preparazione dei futuri automobilisti, ma che inevitabilmente fa lievitare anche i costi. – VEDI QUI –
Quanto costerà in più
Secondo le stime, l’aumento medio per i candidati sarà di 10-20 euro, ma chi finora si accontentava delle sole ore minime sentirà di più la differenza. Due lezioni in più, infatti, possono costare tra 80 e 120 euro, visto che una singola ora di guida oggi vale tra 40 e 60 euro. Le autoscuole dovranno aggiornare i loro pacchetti, adattandoli alla nuova soglia delle 8 ore, e questo comporterà un ritocco anche nelle tariffe complessive.
Quando e dove entra in vigore
Le nuove regole valgono per tutta Italia e scatteranno ufficialmente il 1° novembre 2025. Molte autoscuole hanno già iniziato ad avvisare i ragazzi e le famiglie che stanno programmando l’esame, per evitare sorprese dell’ultimo minuto.
Cosa ne pensano le autoscuole
Secondo l’associazione UNASCA, nella maggior parte dei casi l’aumento non sarà drammatico, perché la quasi totalità degli studenti già oggi fa più di 10 ore di guida prima dell’esame. In pratica, chi si esercita seriamente non noterà grosse differenze. Altri operatori, però, fanno notare che per chi punta a spendere il minimo possibile l’aumento sarà invece concreto e peserà, soprattutto in un periodo già segnato da rincari generalizzati. – VEDI QUI –
Un percorso più lungo (e un po’ più caro)
Alla fine, tra ore aggiuntive, costi uniformati e compensi aggiornati per gli esaminatori, il percorso per ottenere la patente B diventa un po’ più lungo e più oneroso. E non finisce qui: da gennaio 2026 è previsto anche un piccolo aumento dei diritti da versare alla Motorizzazione, di pochi euro per candidato, ma comunque da aggiungere alla lista. Il risultato? Ottenere la patente costerà di più rispetto al passato, anche se l’obiettivo dichiarato dal Ministero resta quello di garantire più sicurezza, più preparazione e regole uguali per tutti.