I segretari di circolo del Pd della provincia di Frosinone sono stati convocati dal commissario, Federico Gianassi, con la solita procedura insolita (il passaparola) questa sera all’Hotel Memmina per la distribuzione delle tessere finalizzata ai congressi provinciale e locali. Verranno comunicate anche le modalità del tesseramento, dopo l’episodio dell’introduzione di tessere attraverso meccanismi non tracciabili alla vigilia dello scorso Natale che poi fu all’origine dei ricorsi alle commissioni di garanzia regionale e nazionale da parte della componente che aveva denunciato il tentativo di doping del numero di iscritti. Una vicenda interna che, come noto, ha tenuto bloccato lo svolgimento dell’assemblea fino ad oggi.
I segretari di circolo convocati da Memmina e poi il via all’iter assembleare
Di fatto la nuova procedura supera ed annulla il contestato tesseramento 2024. Molto probabilmente, però, per i rinnovi ci sarà una formula di validazione più elastica, mentre per le nuove iscrizioni al partito ci saranno passaggi più rigidi. In questo secondo caso, e per evitare le accuse di opacità dello scorso fine anno, saranno predisposte misure di evidenza pubblica più accentuate. Le novità verranno comunque esposte e chiarite nei dettagli questa sera dal commissario. La nuova commissione congresso che collabora con Gianassi per tutte le fasi che porteranno all’elezione del nuovo segretario di federazione è composta dai big del partito. Tra i quali un gruppo area Mancini-Pompeo composto da Sara Battisti, da Antonio Pompeo, Enrico Pittiglio. Ed un secondo gruppo area Franceschini-Schlein rappresentato da Francesco De Angelis, Nazzareno Pilozzi, Antonella Caporuscio.
Il peso dell’accordo regionale per risanare la frattura a Frosinone
La cosa interessante rispetto alle vecchie commissioni congressuali, composte sia da referenti di primo piano che da seconde file, è che stavolta l’organico è formato solo dagli esponenti più importanti del partito che hanno un vero ruolo ed un’autentica presa sui gruppi di riferimento. Quindi la cinghia di trasmissione tra commissario e referenti sarà estremamente stretta e funzionale al fine di decidere ogni passaggio in un clima di costante mediazione e di una unità sostanziale fra le varie correnti interne. Del resto è il caso di ricordare come al livello regionale le due componenti Mancini-Leodori abbiano raggiunto un accordo. Quindi l’impressione che si ha è che si starebbe lavorando per superare anche la spaccatura in provincia di Frosinone che ha di fatto paralizzato anche la fase assembleare.
Possibile organigramma condiviso. Nodo irrisolto: il trasversalismo
Insomma il Pd ciociaro è rientrato in un quadro nazionale ben più complesso in cui la segretaria Schlein ha dovuto risolvere le situazioni non certo agevoli della Puglia, della Toscana e della Campania. Quindi, a scendere nei livelli istituzionali, la strategia è di sciogliere i nodi esistenti su tutti i territori. Se ne potrebbe dedurre che i due pretendenti alla segreteria provinciale – Luca Fantini e Achille Migliorelli – potrebbero rientrare in questo accordo complessivo per il bene del partito: si potrebbe arrivare al congresso con un organigramma condiviso da tutte le anime dem.


Fermo restando che sullo sfondo rimane la questione irrisolta sui trasversalismi che hanno caratterizzato accordi di governo a più livelli e nei Comuni tra esponenti del Pd e centrodestra, a partire da Fratelli d’Italia: come avvenuto alla Provincia, al Comune di Veroli, sottobanco in molte realtà dove hanno vinto con maggioranze strabilianti e improbabili singoli esponenti di una parte, come è stato per il Consorzio Industriale del Lazio, e come avviene per le intese sulla gestione idrica dell’Egato 5. Infinite restano le trame della furba mescolanza politica.