“Dal 5 agosto e fino al 12 settembre, la linea del trasporto ferroviario regionale FL6 Roma-Cassino è interrotta per lavori nel tratto Colleferro-Ciampino. Per il sesto anno consecutivo, dal 2019, si succedono interruzioni di manutenzione sulla linea, e tuttavia le condizioni di viaggio non migliorano, anzi, come possono confermare le migliaia di pendolari che dal capoluogo ciociaro e dai centri minori devono recarsi quotidianamente a Roma per motivi di studio, lavoro e di salute. Quest’anno, però, la sospensione della circolazione assume contorni mai visti prima, arrivando addirittura fino alla metà di settembre, quando tutte le attività, professionali e formative, saranno già abbondantemente riprese”. – Ad intervenire nuovamente sull’odissea che accomuna i pendolari è Vincenzo Iacovissi, Capogruppo Psi.
“Il blocco dei treni sta diventando, purtroppo, una triste costante nell’estate dei pendolari frusinati, e ciò rende ancora più grave la situazione in prospettiva futura, se pensiamo all’assenza di passi in avanti rispetto alla possibilità di istituire delle corse dirette, senza fermate intermedie, tra Frosinone e Roma Termini. Una battaglia che, come socialisti, ci vede in prima linea da anni e che recentemente ha trovato anche il favore del Consiglio comunale mediante l’approvazione di specifiche mozioni per sollecitare la Regione a promuovere presso il gestore del servizio l’attivazione di tali corse veloci. Nonostante non arrivino risposte, noi continuiamo a ritenere che quella sia, al momento, l’unica valida opzione per avvicinare il capoluogo alla capitale, consentendo la valorizzazione del nostro potenziale per attrarre nuovi residenti in un momento di declino di abitanti che sembra inarrestabile. – Prosegue Iacovissi.
Pensiamo, infatti, a cosa potrebbe accadere se, utilizzando la linea regionale esistente, i frusinati potessero recarsi a Roma in circa 40-45 minuti, senza fermate intermedie, e se gli stessi abitanti dell’hinterland romano potessero scegliere di vivere a Frosinone a costi molto inferiori, continuando a lavorare nella capitale grazie ai tempi ridotti di viaggio, a costi popolari. Può sembrare una chimera, invece, potrebbe diventare realtà. La città di Frosinone avrebbe un beneficio complessivo, anche per i non pendolari, perché la vicinanza logistica con Roma potrebbe far acquisire al capoluogo una nuova appetibilità in termini commerciali, industriali ed immobiliari. Con ricadute positive per tutti”.
“Corse veloci per Roma subito”
Ecco perché, proprio nel momento in cui tutto si ferma sulla linea FL6, lasciando migliaia di lavoratori e studenti in balia degli eventi e costretti a barcamenarsi in viaggi della speranza con autobus sostitutivi, deviazioni di linea fuori provincia o addirittura il ricorso ai mezzi privati, noi ribadiamo quanto sia necessario, e non più rinviabile, chiedere l’attivazione di corse veloci per Roma. Sulla linea esistente. Perché anche l’annunciata – per ora a solo a parole – realizzazione di una stazione dell’alta velocità non basterebbe a risolvere il dramma che i pendolari vivono quotidianamente. E’ l’ultimo treno, infine, per la nostra terra, sempre più periferica sui tavoli istituzionali che contano”. – Conclude Vincenzo Iacovissi.